Addio San Siro: ok alla vendita. Entro il 2032 il nuovo stadio

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Crediti: Comune di Milano

Dopo ben 12 ore di discussione, quando ormai la notte era fonda, il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan. Un documento che è stato approvato con 24 sì, 20 no e nessun astenuto. Due consiglieri non hanno partecipato al voto. Forza Italia come annunciato non era in aula, tranne un consigliere dissidente dalla linea del partito, Alessandro De Chirico, che ha votato no. Con l’attesa delibera il Comune vende il Meazza e le aree circostanti ai club per un valore di 197 milioni di euro. Mentre il prossimo passo sarà la realizzazione di un nuovo impianto.

I voti a favore della maggioranza, dunque, sono stati 24. Appena sufficienti a far passare il documento grazie alla decisione di Forza Italia di uscire dall’Aula che ha abbassato il quorum. Ora il programma dovrebbe essere più chiaro, il tempo di ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina che lo storico impianto, a cent’anni dalla sua inaugurazione, sarà abbattuto per lasciare il posto a un altro in tempo per gli Europei di calcio del 2032.

Dopo le votazioni sono arrivate anche le prime dichiarazioni. “Abbiamo provato a scrivere una pagina nuova, e siamo solo all’inizio” ha affermato al termine della seduta la vicesindaca Anna Scavuzzo, che parla di “soddisfazione rispetto alla prospettiva di trasformare l’area di San Siro, su cui c’era preoccupazione per un futuro incerto”. Rimanda invece i commenti alle prossime ore il sindaco, Giuseppe Sala, rimasto in Aula per tutta la seduta. “In ‘salese'”, il gergo del Consiglio comunale, “mi ha detto ‘sono contento'”, rivela Scavuzzo, auspicando ora che “la maggioranza non perda i pezzi, anche se il passaggio è stato di forte frizione”.