Atalanta, “caso Lookman”: è rottura. Percassi: “Avevamo promesso la cessione, ma non in Italia”


Dopo il messaggio sui social di domenica in cui ha chiesto la cessione, Lookman ieri non si è presentato a Zingonia per la seduta di allenamento. Un programma personalizzato per guarire dal problema muscolare accusato una quindicina di giorni fa.
Su di lui è vivo l’interesse dell’Inter ma la Dea ha rifiutato l’offerta fatta nelle scorse settimane dai nerazzurri. Al momento, non si hanno notizie di provvedimenti da parte dell’Atalanta, delusa dall’atteggiamento del nigeriano che avrebbe chiesto la cessione.
Proprio sul caso è intervenuto ieri l’amministratore delegato della Dea, Luca Percassi, spiegando le motivazioni della società: “L’anno scorso a fronte di un’offerta da 20 milioni del Psg il giocatore ci aveva chiesto di essere ceduto e l’Atalanta, essendo una società credibile, si era ripromessa di poter cedere il giocatore in questa sessione di mercato basandosi su due presupposti che lui stesso ci aveva chiesto. Raggiungere in primis un super top club europeo e che in Italia non si sarebbe mai visto con una maglia diversa dall’Atalanta, sia per quello che ha fatto lui, sia per quanto ricevuto da parte della società”. Percassi ha poi aggiunto: “Oggi la situazione che voi conoscete è ben diversa. In ogni caso la società è sempre attenta a valutare i tempi e i valori dei propri giocatori, ma come sempre è la società Atalanta a decidere”.
Al momento, dunque la posizione dell’Atalanta non sembra non volersi ammorbidire e se l’Inter vuole arrivare a Lookman dovrà farlo alle condizioni imposte dal club bergamasco. Servono 50 milioni di euro, è questa la cifra ritenuta congrua per cedere l’attaccante nigeriano a una diretta rivale. Ora si attendono novità da Milano.