Calcio, in A salta la prima panchina: la Fiorentina caccia Iachini e chiama Prandelli

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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 02: Giuseppe Iachini manager of ACF Fiorentina looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and UC Sampdoria at Stadio Artemio Franchi on October 2, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

In Serie A, in questo anomalo campionato condizionato dal Covid-19, arriva il primo esonero. La notizia era nell’aria da tempo, adesso è ufficiale: Beppe Iachini non è più l’allenatore della Fiorentina. Al suo posto, dopo 10 anni, torna a Firenze Cesare Prandelli. L’ex c.t. azzurro ha firmato un contratto fino a giugno 2021.

Dunque, Rocco Commissio continua a perseverare negli errori: l’anno scorso, quando acquistò la Viola, confermò Vincenzo Montella per poi sostituirlo con Iachini a stagione in corso. Errore ripetuto confermando Iachini all’inizio di questa stagione, salvo poi cacciarlo per affidare la panchina a Prandelli. Errori gravi quelli commessi dal patron italo-americano; nel calcio, costruire una buona squadra non basta, servono idee chiare.

Prandelli in carriera ha già allenato la Fiorentina dal 2005 al 2010, cioè all’epoca della presidenza Della Valle. Lasciò i gigliati per andare ad allenare gli Azzurri con i quali fece prima bene raggiungendo la finale degli Europei nel 2012, poi malissimo uscendo nella fase a gironi dei Mondiali 2014 in Brasile. Cesare è sempre rimasto nel cuore della tifoseria fiorentina, a differenza di Beppe Iachini mai amato. L’ormai ex tecnico paga però un inizio di Serie A non certo entusiasmante: 8 punti in 7 partite, frutto di due vittorie, altrettanti pareggi e tre sconfitte.

Il saluto di Commisso all’allenatore nato ad Ascoli Piceno. Il presidente della Fiorentina nella nota ufficiale del club scrive: “Prima di tutto voglio ringraziare personalmente Beppe Iachini, allenatore capace e determinato, che, nel momento più difficile della scorsa stagione, ha trascinato e guidato la squadra, col suo lavoro, la sua dedizione e il suo carattere. Purtroppo, gli attuali risultati impongono un cambio di guida tecnica, ma la mia stima e la gratitudine verso l’uomo e il professionista rimangono del tutto immutati”.

Il benvenuto di Rocco l’americano a Prandelli.
Nello stesso comunicato si legge: “Voglio inoltre dare il mio personale benvenuto a Mister Prandelli. Riteniamo che le sue capacità, la sua storia professionale e la sua umanità, riconosciute e apprezzate da tutto il mondo del calcio, rendano Prandelli la persona più adatta a sedere sulla panchina viola.

Ho condiviso la scelta della dirigenza di puntare su Cesare Prandelli, quale nuovo tecnico, considerandolo il candidato ideale per le sue esperienza e la sua massima motivazione di tornare a lavorare per i nostri colori”. Caro Commisso, per decollare nel calcio servono grandi allenatori non mezze figure.