Calcio, la Lega di A boccia l’idea algoritmo. Ecco cosa succederà in caso di stop definitivo

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Il mondo del calcio italiano litigava in tempi di lockdown da coronavirus e continua a litigare anche oggi in vista della ripresa dei campionati. Un vecchio vizio tutto italico, soprattutto per quanto riguarda il mondo del pallone.

Intanto, in occasione della nuova Assemblea di Lega, i club della Serie A hanno condiviso in grande maggioranza il cosiddetto “piano B”, cioè quello relativo alla chiusura anticipata del torneo qualora il covid-19 dovesse rendere impossibile portare a termine questa stagione. Ovviamente, non sono mancate polemiche e spaccature.

L’alternativa. E’ chiaro che tutti si augurano di non dover prendere in considerazione il “piano B”, ma almeno oggi uno scenario alternativo esiste. Lo hanno votato 16 società, 4 si sono astenute. In sostanza, in caso di malaugurato stop definitivo, se non ci saranno verdetti già aritmeticamente assegnati dal campo, non verranno indicati nè il vincitore dello scudetto, nè le squadre retrocesse.

Fortunatamente è stata bocciata la folle idea dell’algoritmo. Un’idea lanciata nei giorni scorsi dal presidente della Figc Gabriele Gravina. Già portare a termine il campionato in queste condizioni ha del surreale, affidare poi il merito sportivo a un computer sarebbe stato assurdo.

Il calcolo del “piano B”. E’ stato deciso quindi che la classifica finale verrà formulata grazie a un calcolo semplice: la media punti (in casa e in trasferta) moltiplicata per le rispettive partite mancanti. Di fatto servirà per assegnare soprattutto i piazzamenti per Champions ed Europa League. Certo, è sempre un calcolo virtuale ma decisamente migliore del famigerato algoritmo. Ora la palla passa al Consiglio Federale che sarà chiamato a ratificare queste scelte.

Ufficiali le 5 sostituzioni a partita.
La Figc nel frattempo ha detto “sì” alla modifica temporanea al regolamento proposta dalla Fifa e approvata dall’Ifab in questa emergenza da coronavirus. Inoltre è stato deciso di prevedere che ogni squadra possa effettuare le sostituzioni utilizzando al massimo tre interruzioni della gara, oltre all’intervallo previsto tra i due tempi.