Champions surreale: il Napoli supera il turno ma caccia Ancelotti, l’Inter di Conte cade col Barcellona B ed è fuori

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Dopo la Juventus, già sicura della qualificazione da prima del girone, l’Italia porta agli ottavi di finale di Champions League anche il Napoli che al contempo esonera Carlo Ancelotti e affida la squadra a Gennaro Gattuso. Adesso è anche ufficiale. Tutto questo nonostante il 4-0 con cui gli azzurri battono il Genk al San Paolo. Ennesima follia made in Aurelio De Laurentiis: il suo vero cinepanettone 2019, l’allievo al posto del maestro. L’altra notizia del giorno è l’eliminazione dell’Inter che perde 2-1 in casa contro il Barcellona B. Spagnoli già sicuri degli ottavi come primi del raggruppamento ma comunque corsari al Meazza. E’ proprio il caso di dirlo: il Barça dei ragazzini terribili gela San Siro, l’Inter retrocede in Europa League. Lukaku riprende Perez, ma nel finale arriva la beffa firmata Ansu Fati, il più giovane goleador della storia della Champions. Il Borussia Dortmund vince 2-1 contro il Salisburgo ed è agli ottavi, la squadra di Antonio Conte chiude solo al terzo posto.

La partita del Meazza. L’Inter si presenta ben vestita, in ordine, al grande appuntamento. Forse però è un po’ troppo impaurita: anche di fronte ai giovani canterani blaugrana Carles Perez e Ansu Fati. Due ragazzini terribili che alzano il sopracciglio e sbattono la porta in faccia ai nerazzurri: tornate l’anno prossimo. Per l’Inter, rinviato ancora una volta l’appuntamento con gli ottavi di Coppa Campioni. Inter incapace di battere un Barcellona presentatosi a Milano con 9 riserve. Anzi, il Barça B vince senza troppi patemi. I padroni di casa recriminano perchè prima del vantaggio ospite falliscono una serie di buone occasioni con Lukaku meno killer del solito. Oppure segnano ma sono in fuorigioco: 3 gol annullati per questo. Il Barcellona rimaneggiato, schierato quasi a specchio, resta di qualità superiore, soprattutto dal centrocampo in su. Perez e Fati sono capitali ancora inesplorati, mentre Conte, nella rosa interista, ha provato quasi tutto. Ha raschiato il fondo del barile.

Clima surreale a Fuorigrotta: il Napoli batte 4-0 i belgi del Genk poi ADL caccia Ancelotti. Super-Milik trascina gli azzurri agli ottavi da secondi nel girone. Sul taccuino, una tripletta del polacco e un rigore di Mertens. E’ l’unica buona notizia in una notte di paradossi. Il primo riguarda Arek Milik. La sua tripletta abbatte il Genk e mette a tacere tutte le voci che l’hanno indicato come uno di quelli che giocano contro Ancelotti: niente di tutto questo, l’attaccante, invece, ha dimostrato di essere un punto di forza di questa squadra, costretto a tante assenze solo ed esclusivamente per motivi fisici. Il secondo, è addirittura irreale. Il San Paolo applaude Carlo Ancelotti in quella che di fatto è stata la sua ultima partita sulla panchina del Napoli. La gente è dalla sua parte e contro De Laurentiis. Intanto, dopo 9 partite, il Napoli ritrova la vittoria, realizzando 4 reti. Scenario kafkiano in casa partenopea nel dopo partita. Carlo Ancelotti dichiara: “Dimissioni? Mai fatto in vita mia e mai lo farò. Mercoledi vedrò De Laurentiis. Il mio futuro? La società farà le sue valutazioni”. ADL le sue valutazioni le ha fatte subito, ha portato a cena il tecnico per comunicargli già martedi sera l’esonero. Esonero poi ufficializzato con un freddo tweet.