Serie A: il Napoli schianta la Juventus e vede lo scudetto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Foto da pagina Fb SSC Napoli

Questo scudetto può perderlo solo il Napoli. E’ di gran lunga la miglior squadra del campionato sotto tutti i punti di vista: gioco, calciatori, allenatore. Uno strapotere messo in luce da agosto a novembre del 2022 e confermato in questo inizio del 2023; la sconfitta di Milano contro l’Inter è stata solo un episodio. Il dominio partenopeo è stato ribadito nell’anticipo del venerdì valido per la 18° giornata di Serie A. Juventus letteralmente asfaltata al Diego Armando Maradona: 5-1 per la compagine di Luciano Spalletti, il vero valore aggiunto del club guidato da Aurelio De Laurentiis. Il tecnico di Certaldo ha dato una lezione di calcio al suo omologo bianconero Massimiliano Allegri.

Devastata la miglior difesa del torneo. Reduce da 8 vittorie consecutive senza subire reti, fino a oggi Madama aveva subito appena 7 gol. A Fuorigrotta, ne ha presi ben 5 in un colpo solo. Bisogna tornare alla sfida di Supercoppa italiana 5-1 del 1990 per ritrovare un Napoli-Juventus 5-1. Un successo che consente ai partenopei di uccidere il campionato visto che adesso è a +10 sulla stessa Juve e sul Milan che però ha una gara in meno: gioca domenica 15 gennaio a Lecce. Che dire? Un altro pezzo di scudetto in tasca per Osimhen e compagni.

La partita del Maradona. Spiccano le prestazioni di un ritrovato Kvaratskhelia e dello stesso Osimhen. Doppietta per il nigeriano che allunga in classifica marcatori: adesso guida con 12 sigilli personali. Pronti via e sembra di assistere a una gara tra la capolista e una provinciale. Già, la Juventus ha approcciato il match come fosse una provinciale: tutti arroccati in difesa davanti a un Napoli letteralmente dominante. La miglior difesa del campionato si sgretola sotto i colpi del miglior attacco del torneo: ora sono ben 44 i gol all’attivo per gli azzurri. In casa bianconera, invece, Bremer è disastroso come tanti suoi compagni.

I momenti topici del match. Dopo un monologo di un quarto d’ora, i padroni di casa passano in vantaggio: cross di Politano sporcato da Locatelli, splendida girata al volo di Kvaratskhelia su cui si esalta Szczesny, sulla ribattuta del portiere polacco, tap-in vincente di Osimhen. Reazione Juve: Di Maria accarezza l’incrocio dei pali con Meret battuto; poi l’ex Milik di testa spreca mandando il pallone tra le braccia di Meret. Al 39’ il raddoppio del Napoli: svarione di Bremer, Osimhen ne approfitta e serve Kvara che non sbaglia.

Reazione Juve. La squadra di Allegri riapre i giochi accorciando le distanze con una bella azione Di Maria-Milik: quest’ultimo appoggia il pallone per il tocco da biliardo dell’argentino campione del mondo. Subito dopo, paratone di Meret parata su tiro-cross di Chiesa deviato da Rrahmani. Diciamo che in questa fase gli episodi non hanno certo sorriso alla Juventus, l’ennesimo segnale che questo è proprio l’anno del Napoli.

Diluvio sulla Vecchia Signora nella ripresa. La fase finale del primo tempo faceva presagire una seconda parte equilibrata e combattuta. E invece, la Juventus è uscita dal campo lasciando spazio alla grandinata di gol partenopei. Kvara sfrutta una serie di rimpalli e libera al tiro Rrahmani: Szczesny è ancora una volta battuto. E’ il 55′. Il punto esclamativo sul match arriva al 65′: il disastroso Bremer ne combina un’altra e Kvaratskhelia pennella per il 4-1 firmato di testa da Osimhen. Il pokerissimo, la manita, la cinquina, fate voi, arriva al 72′ con Elmas: c’è gloria anche per il macedone favorito da una deviazione di Alex Sandro. Game over.