Altro incidente di caccia: sparo accidentale al gomito, un 60enne rischia di perdere l’arto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Due cacciatori vicentini rimasti seriamente feriti in poche ore, nel corso di distinte battute venatorie ai volatili nella mattinata di giovedì. Oltre all’episodio avvenuto ieri sul greto del Piave, a causa della perdita di equilibrio con lussazione di una spalla patita da un 35enne di Santorso, sempre fuori provincia si registra un altro infortunio ancora più grave, capitato a un 60enne originario di Villaverla, sparatosi un colpo accidentale dal suo fucile mentre si trovava in un capanno tra i boschi del Trentino.

L’incidente si è verificato nella zona di malga Millegrobbe, poco oltre il confine tra Veneto e Trentino, con vigili del fuoco di Luserna e Lavarone ad intervenite a supporto dei soccorsi inviati dal Suem 118. A dare l’allarme un compagno di caccia – i due erano saliti in coppia – che ha udito lo sparo e le urla di dolore dell’amico.

Il colpo avrebbe colpito da distanza ravvicinata il proprietario dell’arma, per cause in corso di ricostruzione da parte dei Carabinieri, che attendono di sentirlo dopo aver sequestrato il fucile una volta che sarà in grado di testimoniare quanto accaduto, come riportano i giornali della zona trentine. Il proiettile avrebbe squarciato il braccio destro del vicentino, all’altezza di un gomito, sul braccio sinistro, mentre si trovava in una riserva boschiva in territorio montano di Lavarone.

L’appassionato di caccia ai volatili rischia seriamente l’amputazione dell’arto, dopo il ricovero d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove permane in gravi condizioni. E’ stato soccorso tra i boschi ed elitrasportato con l’elicottero del Suem 118 nel polo medico dopo essere stato stabilizzato sul posto, bloccando l’emorragia. La sua identità è rimasta per ora sotto riserbo: si tratterebbe di un thienese con residente a Villaverla, spesso in Trentino, dove possiede un alloggio, anche per seguire la sua passione per la caccia.