Branco di lupi scende più a valle. Si susseguono gli avvistamenti, senza alcun “attacco”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Un'immagina apparsa oggi nel gruppo Fb "Sei di Cogollo del Cengio" (foto di Giampaolo Amatucci)

Si moltiplicano gli avvistamenti di lupi nella Valle dell’Astico e anche in quelle limitrofe nel territorio prealpino vicentino. Nulla di sconvolgente da questi parti, nonostante imbattersi nei predatori dei boschi rappresenti un evento raro per l’uomo, ma la notizia d’attualità è che questi animali selvatici si stanno spingendo più a valle. Fino a far visita alle contrade isolate e ai centri urbani, come Arsiero, il paese più popoloso della zona, fino al confine con le colline di Cogollo del Cengio.

A testimoniarlo più cittadini e anche lo stesso sindaco della cittadina arsierese, che ha garantito alla stampa locale di essere stata protagonista di un “incontro ravvicinato” di recente con un lupo. Alcuni video di recente sono stati postati sui social, da residenti o escursionisti, a ulteriore testimonianza della presenza dei grigi canidi in movimento sulla fascia prealpina. Va detto che non risulta alcun episodio definibile come “pericoloso” da queste parti.

In tanti nelle scorse settimane si sono rivolti all’amministrazione comunale, chi per in preda all’apprensione legata al pericolo di imbattersi in un branco, chi per motivi di natura economica, correlata a possibili danni a colture e soprattutto allevamenti di animali. Tra questi, più di qualcuno ha fatto riferimento al caso di Folgaria, del mese scorso, quando nel paese trentino poco lontano da Arsiero un cane domestico era stato sbranato da un lupo.

Motivo per cui, in attesa dell’approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio regionale, firmato proprio ieri a Venezia, il Consiglio comunale ha predisposto e votato a fine 2021 una delibera ad hoc su un tema sempre più sentito nella vallata. In pratica si tratta di un documento di sostegno alla “Direttiva habitat” che mira a un controllo selettivo della presenza del lupo in territori ridosso di centri abitati, cercando di equilibrare le esigenze di tutela della specie a quelle di opposta direzione che chiedono di limitare gli esemplari quando e dove rappresentano fonte di pericolo o danno attraverso misure di controllo delle nascite, pur persistendo chi auspica l’abbattimento.

Un lupo (immagine d’archivio)

Nessun allarmismo giustificato in paese, comunque, ma è anche vero che c’è chi ad Arsiero con il calare della sera preferisce evitare di uscire, fosse anche per portare i sacchi di rifiuti nei contenitori, per timore di trovarsi di fronte qualche quattro zampe selvatico meno docile dei cani da compagnia, per sua stessa indole naturale di predatore. Lo stesso vale per chi è abituato a farsi passeggiate in luoghi isolati con il proprio cane, che è meglio tenere sempre al guinzaglio (vedi locandina sottostante).

Va ricordato, come non si stancano mai di sottolineare le associazioni animaliste e i divulgatori esperti su questi animali selvatici, che i casi di attacco da parte dei lupi all’uomo sono rarissimi. “Bisogna cercare di gestire la loro presenza, i lupi sono specie protetta – ha dichiarato il sindaco Meneghini in una recente intervista al Giornale di Vicenza – senza però essere costretti a rinchiuderci in casa”.