Schianto fra due auto in tarda serata: morta una giovane donna, grave la madre

Nel cerchio la vittima, la 32enne - originaria del thienese - Ingrid Dal Santo

Drammatico incidente stradale ieri sera, martedì 13 dicembre, poco prima delle 22 ad Arsiero: nello scontro semi-frontale fra due auto una giovane donna di 32 anni è morta, mentre la madre versa in gravi condizioni all’ospedale San Bortolo di Vicenza.

La vittima è Ingrid Dal Santo, 32enne residente a Valdastico nella frazione di Forni insieme con la madre da soli due mesi. L’incidente è avvenuto al chilometro 47 della strada provinciale 350, fra Seghe di Velo d’Astico e Arsiero, poco prima dell’ingresso in quest’ultimo paese. Lo schianto fra le due auto – un Citroen C3 e un suv Mercedes –  è stato quasi frontale.

La Citroen con le due donne a bordo viaggiava in direzione di casa a Valdastico, mentre il suv era in transito in senso opposto, ossia in direzione di Cogollo del Cengio. Ancora in fase di accertamento quale auto abbiamo invaso la corsia opposta. Quello che è certo è che l’impatto è stato violento e l’utilitaria è finita  sul terreno a lato della strada. Immediati i soccorsi: sul posto sono arrivati i pompieri, da Schio, e un’ambulanza del Suem 118.
I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona e, dato che la giovane passeggera della Citroen era morta sul colpo (il decesso è stato accertato dal personale medico del Suem 118), si sono concentrati su sua madre Barbara Berlato, che era alla guida: è stata estratta dall’abitacolo e quindi stabilizzata dal personale sanitario del Suem 118, che ha optato direttamente per il trasferimento in codice rosso all’ospedale San Bortolo di Vicenza (invece che a quello di Santorso), a causa di un grave politrauma. La prognosi è riservata.

Illeso il conducente del suv. I carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa tre ore.
Madre e figlia si erano trasferite solo due mesi fa nella frazione di Forni di Valdastico, in un’abitazione dell’Ater. Qui stavano cercando di ricostruirsi una vita e una serenità, dopo anni difficili vissuti in diversi comuni dell’Alto Vicentino: prima Thiene, poi Schio, quindi San Vito di Leguzzano e Cogollo del Cengio.