Un altro progetto dell’Ulss 7 portato a termine: inaugurata la Casa di Comunità di Arsiero

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Prosegue a ritmo serrato la realizzazione dei progetti Pnrr dell’Ulss 7 Pedemontana, che nella giornata di oggi, 23 luglio, ha inaugurato la sua terza Casa di Comunità, ad Arsiero. Presenti alla cerimonia l’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, la Direzione Strategica dell’Ulss 7, il sindaco di Arsiero Cristina Meneghini e gli altri rappresentanti del territorio.

La struttura è collocata al civico 1 di via Cartari, in una porzione dello stabile di proprietà del Comune di Arsiero che già ospita la biblioteca, e proprio la possibilità di utilizzare e valorizzare un edificio già in uso ha consentito di ridurre al minimo gli interventi propedeutici alla realizzazione della nuova sede sanitaria, che hanno riguardato principalmente la sostituzione dell’impianto di climatizzazione e la ritinteggiatura delle superfici interne, per un valore complessivo di 40.450 euro. Il tutto su una superficie complessiva di 689 mq, articolata su due piani: al piano terra sono stati ricavati il desk di accoglienza, la sala di attesa e 8 ambulatori, con ulteriori 2 ambulatori al primo piano piano.

“Siamo particolarmente orgogliosi di attivare già a partire da oggi la Casa della Comunità di Arsiero, per diverse ragioni – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Innanzitutto per ciò che rappresenterà per la popolazione locale, che qui potrà contare su una struttura sempre aperta e sulla possibilità, che è una novità assoluta per Arsiero, di svolgere vicino a casa alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali, oltre alla disponibilità di altri servizi. Questo risultato è inoltre di particolare rilievo per un territorio montano, dove spesso non è facile portare i servizi vicino ai cittadini: la sua attivazione è dunque il frutto di un importante sforzo prima di tutto organizzativo dell’Azienda, per il quale ringrazio tutti i servizi e i professionisti coinvolti”.

“Non da ultimo – conclude Bramezza -, voglio sottolineare la stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Arsiero, che ci ha messo a disposizione lo stabile. Infine, questa è la terza Casa della Comunità che inauguriamo quando manca poco meno di un anno alla scadenza dei progetti Pnrr e anche questo rappresenta un grande risultato, perché conferma il buon avanzamento dei cantieri”.

Secondo un format ormai ben noto, la nuova Casa della Comunità di Arsiero ospiterà i Medici di Medicina Generale, la Continuità Assistenziale, il punto prelievi e la specialistica territoriale con la presenza a rotazione, in funzione delle necessità dei pazienti, di varie specialità come ad esempio Cardiologia, Pneumologia Territoriale e Oculistica (ma l’elenco potrà essere ulteriormente ampliato in futuro). Ulteriori spazi saranno utilizzati per la centrale operativa dell’Adi (Assistenza Domiciliare Integrata), il Centro di Salute Mentale, il SerD, il servizio Vaccinazioni, il Consultorio Familiare (ostetricia/ginecologia).

Inoltre sarà presente l’Infermiere di Famiglia, che a seconda delle necessità potrà integrare i diversi percorsi di presa in carico, per varie necessità assistenziali come ad esempio attività di prevenzione ed educazione alla salute, monitoraggio, addestramento dei pazienti e caregiver sulle procedure da svolgere a domicilio e in generale per favorire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Infine, gli spazi saranno inoltre utilizzati anche da altri servizi come il Dipartimento di Prevenzione per gli Screening.

“Attraverso la Casa della Comunità – spiega Eddi Frezza, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’Ulss 7 – portiamo vicino ai cittadini di Arsiero e dei territori limitrofi tutta una serie di servizi, garantendo così una maggiore accessibilità. Voglio sottolineare inoltre la novità rappresentata dal Punto Unico di Accesso (Pua), previsto in tutte le Case della Comunità, che come suggerisce la denominazione fungerà da riferimento unico per le diverse esigenze dei cittadini, garantendo una risposta coordinata ai loro bisogni e superando così la necessità di orientarsi tra i diversi servizi socio-sanitari esistenti. Nascono per essere flessibili”.

In particolare, il Pua si occuperà della presa in carico delle persone con problemi sanitari e sociosanitari complessi, fornendo informazioni sulle prestazioni erogabili, sulle modalità e i tempi di accesso: sarà gestito da operatori che ascoltano e analizzano i bisogni dell’utente e dei familiari, individuando con loro il percorso assistenziale più adatto e integrandosi, ove necessario, con il Servizio Sociale dei Comuni e/o altri servizi territoriali.

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