Motori accesi per il “Museo Moto Laverda”: in due giorni sarà ripercorsa la storia (e il fascino immutato) del marchio

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Il capannone rimesso a nuovo che ospiterà l'allestimento

A creare la mitica casa motociclistica vicentina fu il fondatore Francesco Laverda nel Secondo Dopoguerra, quando correva l’anno 1949. Oggi invece è Werner Ricciolini a farne da custode della storia, dopo mesi di lavoro insieme a un gruppo di amici per allestire un vero e proprio museo, riavvicinando quindi passato e presente delle mitiche motociclette alla casa-madre di Breganze.

Ospitata in una ex fabbrica di tessuti dei primi anni ’60 poi dismessa, l’esposizione sarà ospitata nel cuore della cittadina in via Roma, a due passi dal centro. A ormai 16 anni dalla chiusura definitiva della produzione gli appassionati e soprattutto i collezionisti legati al marchio italiano non dovranno più andare fino in Olanda per trovare un qualcosa di simile, visto che una decina di giorni è in programma l’inaugurazione ufficiale e in grande stile del nuovo museo.

Nell’allestimento in via di ultimazione in caldi questi giorni di luglio non solo motociclette, per quanto costituiscano ovviamente il “pezzo forte”, ma anche strumenti di lavoro dei meccanici, memorabilia, capi di abbigliamento per il motociclismo, reperti e documenti che raccontano Laverda da ogni visuale possibile, un simbolo del territorio e di un’epoca. Sarà l’unico spazio fisico dedicata alla gloriosa marca di moto in Italia, nata da una costola dell’azienda di famiglia produttrice di macchine agricole e che sfornò per decenni modelli da corsa e da turismo, facendo innamorare più generazioni. Dal fondatore Francesco Laverda al figlio Massimo, tra alterne fortune dopo il boom degli anni ’50/’60 e il grande successo degli anni ’60 con le grosse cilindrate , tra Breganze e Zanè continuarono a sfrecciare moto legate al marchio vicentino poi passato ad Aprilia e infine a Piaggio negli anni del canto del cigno.

Appuntamento per la due giorni di festa del 23-24 luglio, sabato e domenica con ospiti speciali tra cui i piloti italiani della Laverda nelle corse amarcord – i nomi di Nico Cereghini, Augusto Brettoni e Roberto Gallina sono quelli già confermati, e potrebbe esserci anche Marco Lucchinelli – e anche appassionati stranieri che arriveranno in Veneto per il week end e che stanno cercando posto nelle strutture alberghiere della zona. Sabato 23 aprile alle 9 su la serranda e via libera alle visite al museo, con primo step gastronomico a mezzogiorno e appuntamento alle 19 dello stesso giorno per la cerimonia ufficiale di inaugurazione. Tra ringraziamenti e premiazioni poi serata in musica con concerto dei Mr. Boss. Il giorno dopo sarà dedicato a un tuffo nella storia dell’azienda e delle imprese sportive della Laverda, con insieme la presentazione del libro “Il mare a sinistra e una moto Laverda in testa“, di Arianna Franzan e ancora musica live alla sera stavolta con i “Dirty roll”.

Il pilota Augusto Brettoni in visita al museo prima dell’apertura

Ai tanti collaboratori di Ricciolini si aggiungono il Comune di Breganze e dell’Automoto Club Storico Italia, con i patrocini. Dalla tanta curiosità nata intorno al varo sui social nei mesi scorsi della pagina ufficiale, ormai il conto alla rovescia per l’apertura ufficiale vale come un ultimo giro di pista da vivere tutto d’un fiato.