Siccità, Astico in crisi. E’ allarme per l’irrigazione a Breganze

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Il greto in secca del torrente Astico a Sarcedo

La grave siccità che sta interessando l’intero territorio vicentino, mette in seria difficoltà i fiumi ed in particolare quelli privi di apporti suppletivi come l’Astico Tesina. Il fiume è infatti privo di serbatoi nel bacino montano a differenza del Brenta che ha a disposizione i bacini del Corlo e del Senaiga che stanno offrendo, in questo periodo, il loro fondamentale contributo.

A risentire particolarmente della grave crisi irrigua, nelle ultime settimane, è la centrale pluvirrigua di Breganze. Il pozzo freatico che l’alimenta si è infatti fermato a causa della mancanza di un livello di acqua minimo necessario per il suo corretto funzionamento.

L’altra fonte di alimentazione, la roggia Breganze, ha un afflusso di acqua proveniente dal torrente Astico che oscilla intorno a soli 50 litri al secondo, quantità insufficiente per attivare anche una sola pompa. La parte a monte di tale impianto pluvirriguo è a secco. Rimane acceso l’impianto pluvirriguo di Mirabella, posto più a sud, che però viste le quote altimetriche del territorio non può arrivare fin sopra. I conseguenti disagi all’utenza sono quindi inevitabili.

Il grafico della portata delle risorgive con il paragone negli anni (Consorzio di bonifica Brenta)

Il resto del comprensorio – servito invece dal fiume Brenta – pur avendo subito un leggero calo, riesce ad essere congruamente alimentato pur con la turnazione delle rogge che deve proseguire vista la situazione.

Il Consorzio di bonifica Brenta, con il fondamentale apporto del suo personale, in una nota spiega che “si sta lavorando senza sosta per economizzare la poca risorsa idrica disponibile e distribuirla minimizzando i danni, in un’emergenza che a memoria nessuno ricorda” .