Bonus natalità, il Comune scommette sulle famiglie: “Investiamo sul futuro del paese”

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Ci pensava da tempo Luca Sandonà, sindaco di Caltrano dal 2019, ad un’importante iniziativa di sostegno alla natalità e dopo lunghe analisi e un doveroso passaggio con l’ufficio economato, conti alla mano, ha sciolto ogni indugio: arriveranno presto dei bonus per le famiglie che hanno vissuto la gioia della genitorialità.

Una misura che almeno al momento ha già uno stanziamento deliberato di 5mila euro, ma che non è escluso possa essere ulteriormente rimpolpato: “Questa somma che abbiamo accantonato – spiega il primo cittadino – la dobbiamo a maggiori proventi nelle casse comunali derivanti dalla vendita del legname. Ho subito condiviso con la mia squadra che tale somma dovesse essere dirottata all’ambito sociale e il pensiero di poter supportare chi decide di investire sulla famiglia, già era nelle mie intenzioni da parecchio tempo”.

Ma la pandemia prima e l’esponenziale aumento dei costi energetici inevitabilmente gravato anche sulla finanza pubblica, hanno anche per Caltrano frenato ogni entusiasmo: “Sono stati anni impegnativi – ammette Sandonà – in cui abbiamo dovuto agire come la formica che risparmia per non farsi trovare impreparata. Non sempre il cittadino, comprensibilmente, può vedere tutto quello che si fa per tenere a bada il bilancio: soldi pubblici che vanno gestiti con senno e lungimiranza. Pensare ad elargizioni a fronte di situazioni tanto complesse quanto imprevedibili come quelle vissute in questi anni, sarebbe stato poco responsabile: oggi però raccogliamo qualche frutto ed è giusto che la comunità ne tragga i benefici”.

E se sulle modalità di erogazione ancora resta qualcosa da affinare compreso un apposito bando che ne definirà i requisiti, sulla platea cui destinarlo il sindaco pare avere già le idee chiare: “Non avendo potuto intervenire prima – conclude il 40enne primo cittadino – troverei ingiusto escludere i nati precedenti al 2023: valuteremo quindi di ampliare la forbice degli interessati. So però che la misura non è risolutiva: è un aiuto che non ambisce a risolvere i tanti problemi che le famiglie sono chiamate ad affrontare quotidianamente, ma spero sia un segnale che l’amministrazione c’è. Un investimento sul futuro: confido e farò il possibile perché non sia l’unico, ma non mi voglio sbilanciare oltre. Da buon padre di famiglia, a proposito, valuterò che ogni iniziativa pesi il meno possibile sulle casse dell’ente. E che lo sforzo, come in questo caso, sia più che giustificato”.