Brucia la catasta di tronchi del Vaia. Notte di lavoro in malga per pompieri e volontari – GALLERY

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Vigili del fuoco ancora all’opera sotto il Monte Sunio, nelle vicinanze dell’omonima malga, dopo che ieri sera era scattato l’allarme incendio. Una “macchia rossa” nella notte vista da tanti paesi della pianura altovicentina, vista la posizione panoramica della zona dove si è sviluppato il rogo dalla legna accatastata, in cima alla valle e lungo la nota Strada del Generale verso località Bocchetta Paù in territorio montano di Caltrano.

Ad andare incenerite dalla voracità delle fiamme, di probabile origine dolosa, sono state decine di tronchi caduti e risalenti ai tempi della tempesta Vaia dell’autunno 2018, in attesa di essere caricati e trasportati altrove dopo il taglio e l’ammassamento. A segnalare il rogo sono stati i gestori della malga vicina, i primi a intervenire, ma anche tanti cittadini dal paese sottostante.

La tempestività d’intervento delle squadre di vigili del fuoco vicentine, ieri impegnate su più fronti per incendi analoghi in provincia, ha permesso di circoscrivere e spegnere l’incendio  che ha attecchito su un solo albero vicino. Fortunatamente il rogo non ha tratto origine in una zona di fitto bosco, comunque vicino a pochi metri di distanza, altrimenti sarebbe stato un disastro ambientale tenendo presente l’aridità del terreno e la vegetazione secca, come evidenzia il sindaco di Caltrano Luca Sandonà, presente giovedì mattina sul posto per un sopralluogo.

“Prima di tutto esprimo a nome della comunità profonda gratitudine ai membri del corpo dei vigili del fuoco e della Protezione Civili, per la loro professionalità e tempestività – spiega il primo cittadino – oltre a chi vive in malga e ha dato subito l’allarme. Confermo che il fatto che la catasta di legna fosse isolata dal bosco e con il vento a tirare verso la pianura hanno scongiurato guai peggiori. Ora le fiamme sono domate e la situazione sotto controllo, ma hanno lavorato tutta la notte per smistare i tronchi e spargere schiuma, visto che sotto di essi la vegetazione secca continua ad alimentare i focolai”.

Sul posto per i rilievi e per vigilare anche i carabinieri forestali, ai quali spetterà di redigere una relazione in Procura a Vicenza, per valutare quale tipo di denuncia contro ignoti sarà poi formalizzata. “Nessuno può pronunciarsi sulle cause dell’incendio al momento – conclude Sandonà -, toccherà a chi di dovere, ma ci sono delle evidenze”. Qualcuno tra il tardi pomeriggio e la prima serata di ieri, insomma, avrebbe appiccato volontariamente il fuoco. Atteso in mattinata un macchinario su ruote per la “smistare” i tronchi e favorire così le operazioni di definitiva bonifica dell’area.