Il presunto investitore di madre e figlio a Caltrano si toglie la vita tra i boschi

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Lo scenario dell'episodio di cronaca di giovedì 17 luglio

Un secondo triste capitolo che coincide con un epilogo drammatico lega due fatti di cronaca dei giorni scorsi in Altovicentino. E’ stato trovato senza vita domenica, in una zona isolata di montagna in territorio di Asiago, il presunto aggressore denunciato in seguito all’episodio cruento del centro di Caltrano, risalente a giovedì sera.

Si tratta di un uomo di circa 60 anni, residente in un paese vicino. Non avrebbe retto alla pressione suscitata dai fatti dei giorni precedenti, decidendo per il gesto estremo. Nelle ore precedenti i Carabinieri della compagnia di Thiene lo avevano rintracciato, notificandogli con ogni probabilità la sua inscrizione a registro indagati per l’investimento di una donna 48enne di Caltrano, e l’aggressione al figlio di 29, secondo alcuni testimoni armato di un attrezzo agricolo (ascia).

Un caso di suicidio che che si connette in maniere incontrovertibile con il fatto di cronaca che ha sconvolto, all’indomani, il tranquillo paese di Caltrano e i suoi 2.500 abitanti circa, dove mai era accaduto nulla di simile. Non è stato ancora ufficializzato il presumibile capo di accusa nei confronti del cittadino italiano, tentato omicidio o lesioni aggravate. La sua morte risalirebbe alla notte tra sabato e domenica.

Oltre alle numerose testimonianza raccolte, oltre a quelle delle due vittime, torneranno utili a ricostruire la vicenda le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza, intanto che dalle forze dell’ordine impegnate nelle indagini non – e dalla Procura di Vicenza – non sono filtrate informazioni in merito. Riguardo alle condizioni di salute dei due investiti – incolume il padre e marito, sfuggito all’urto della macchina condotta dal vicentino – per la madre si prospettano 40 giorni di prognosi di guarigione per via delle fratture riportate al bacino e agli arti. Più tenue la portata dei danni fisici subiti dal figlio, uscito dal corpo a corpo con l’aggressore con contusioni refertate in pronto soccorso a Santorso con 5 giorni di riposo.

Dal diverbio per i lavori serali all’investimento: feriti una 50enne e il figlio

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