Carrè Chiuppano, il club di calcio a 5 di punta dell’Altovicentino approda in serie A1

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Festa e sorrisi a Carrè

Per un punto Martin perse la cappa recita il celebre proverbio popolare, per un punto invece il Carrè Chiuppano vinse la coppa. O meglio, il campionato, di serie A2 di calcio a 5 o se si preferisce di futsal, in un’annata 2019/2020 monca della volata finale di regular season ma che ha comunque sancito al 1° posto il quintetto principe dell’Altovicentino e cristallizzare così la leadership. Con la medaglia d’oro virtuale nel girone A della seconda serie nazionale.

Conquistandosi, inoltre, la massima vetta della sua storia: la serie A1 dei campioni della disciplina indoor che spopola tra i ragazzi. E che li sprona a crescere rincorrendo un pallone, affiancandosi al calcio “vecchio stile” come sport del cuore ma anche come “catapulta”. L’importante, alla fin fine, è che ci sia appunto un pallone tra i piedi.

A 17 anni dal varo, nel 2003, di una squadra partita dalla serie D provinciale e subito salita al gradino regionale, e dopo quattro stagioni di A2 e 13 a livello nazionale, per il Carrè Chiuppano il sogno può dirsi realizzato. Preziosissimo il punticino di vantaggio in classifica sul Milano nel girone A di categoria, prima delle sospensione per l’emergenza coronavirus. Il verdetto definitivo e ufficiale è stato sancito soltanto una manciata di giorni fa dal Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti e ratificato dalla Divisione C5, ma era già nell’aria da una ventina di giorni. Dopo tre mesi e mezzo di sospensione e incertezza. Ed è subito “scoppiata” la festa tra dirigenti, calcettisti e i supporters di prima linea della società biancazzurra, riuniti nell’ampio giardino aperto di un dirigente per festeggiare come si deve la storica promozione in serie A1.

Per il “CC”, come viene spesso abbreviato nelle cronache sportive, una stagione di A2 da protagonista assoluto, così come due anni or sono quando il sodalizio raggiunse l’apice della finalissima dei playoff promozione. Lo storico derby con il Real Arzignano in doppia gara, due match tiratissimi, che promossero i paladini del Grifo al ritorno in A1. Da qualche giorno la rincorsa, almeno sul piano formale, è stata portata a termine e il futsal vicentino potrebbe avere per la prima volta in assoluto due compagini in massima serie. Da definire la vicenda sportiva dei “cugini” arzignanesi, in bilico tra playout e retrocessione: anche qui ci sarà una decisione a tavolino a sancire le sorti di fine torneo.

La promozione dal girone A di A2, in cui il quintetto di Valter Ferraro occupava il 1° posto al momento del brusco stop per la bufera Covid-19, è arrivata a tavolino: classifica congelata con e balzo solo per la prima classificata. Una gioia posticipata e dal divano di caso, certo, anzichè dai caldissimi spalti della palestra intercomunale di Carrè. Considerazioni che però non scalfiscono affatto l’orgoglio e la soddisfazione per un traguardo impensabile, solo qualche anno fa, per una realtà allargata di 6 mila abitanti o poco più, considerando la “fusione”, solo sul piano sportivo, tra Carrè e Chiuppano. Il presidente del club Antonio Tomasi, il direttore generale e fondatore Matteo Apolloni e tutto lo staff condotti dalla bandiere Pedrinho (il bomber) e Josic (portiere) saranno poi attesi dai sindaci di Carrè e di Chiuppano per le onorificenze di rito dopo la festa promozione.

In una disciplina come il futsal italiano costellata di meteore, vale a dire società che vanno e vengono salendo alla ribalta e poi scomparendo nell’arco di 5/6 stagione, i 17 anni del Carrè Chiuppano rappresentano quasi un record di longevità . “Una promozione arrivata in maniera strana – spiega Apolloni – ma che non giunge inaspettata, era già nell’aria e la festa l’avevamo già prevista interpretando i segnali che provenivano da Roma. Un risultato straordinario che premia come si deve 17 anni di lavoro e che credo non abbia eguali nemmeno tra gli altri sport considerando le piccole dimensioni della nostra realtà”.

Ora che un sogno si è realizzato, però, va fatto di tutto di tutto per concretizzarlo e farsi trovare pronti ai nastri di partenza della massima serie. Nonostante le incognite dell’emergenza sanitaria, la difficoltà di coinvolgere sponsor in questa fase e l’impegno al limite del professionismo. “Non ci siamo fatti trovare impreparati alla promozione e abbiamo avviato contatti importanti per rendere sostenibile la serie A1. Non posso fare promesse oggi – conclude il direttore generale – viste le tante incognite, ma assicurare che faremo tutto il possibile e che il Carrè Chiuppano proseguirà la sua storia”.