Nella ex latteria, un centro polifunzionale: l’eredità di un paesano apre la strada al progetto

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Anziani, ma anche giovani. Con un occhio alle esigenze commerciali in un paese dove i negozi e i servizi sono ridotti al lumicino. E’ questo l’intento dell’amministrazione comunale di Cogollo del Cengio che negli spazi di quella che fu la vecchia latteria del paese di Via Verdi, a pochi passi dal municipio, vorrebbe realizzare una struttura polifunzionale in grado di diventare punto di riferimento per tutta la comunità.

Un progetto ambizioso che prevedrebbe, secondo quanto spiegato dal Sindaco Piergildo Capovilla e dal tecnico incaricato di redigere un progetto, l’architetto Maurizio Conte, anzitutto un centro diurno per la terza età, sale opportunamente attrezzate e dedicate a bambini e ragazzi, convogliando proprio al pianterreno il nido e la scuola dell’infanzia ora ospitata presso uno stabile di proprietà della Parrocchia.

Ispiratore e polmone economico, almeno per l’avvio dell’operazione, l’importante lascito di Gaetano Mioni, noto impresario edile nativo di Cogollo e scomparso l’estate scorsa, nel cui testamento, in cambio di una serie di proprietà immobiliari stimate ad un valore di mercato ipotizzato a poco meno di 1 milione e mezzo di euro, veniva esplicitamente richiesta la realizzazione di una struttura per gli anziani del paese. E se non mancano le criticità legate soprattutto alla risoluzione di alcuni problemi viari, alla necessità di garantire un congruo numero di parcheggi ad un complesso così articolato oltre che all’onere di trovare nuova collocazione ad associazioni come la locale Protezione Civile ora con sede proprio in una parte della ex latteria, è più che accesa la speranza di poter accedere a fondi PNRR appositamente dedicati e per i quali gli amministratori cogollesi hanno lasciato intendere di essere già in moto anche col contributo degli uffici comunali.