Tragedia sul Costo: la Procura dispone autopsia e perizia. La madre della vittima: “Era buono di cuore”

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La Procura di Vicenza intende fare piena luce sull’ennesimo, tragico incidente successo, poco prima delle tre del pomeriggio dello scorso sabato 18 marzo, lungo la strada provinciale 349 del Costo, all’altezza del chilometro 80+700, nel territorio comunale di Cogollo del Cengio, e costato la vita, ad appena 29 anni, a Constantin Robert Bucur.

Il giovane di origini rumene, ma residente da vent’anni nel Vicentino e da ultimo ad Altavilla Vicentina, com’è noto è morto l’indomani, domenica 19 marzo, all’ospedale San Bortolo del capoluogo berico, dov’era stato elitrasportato in condizioni disperate. Troppo gravi le lesioni, soprattutto il trauma cranico, riportate nella rovinosa caduta dalla sua moto dopo essersi scontrato con un pick up.

Il pubblico ministero titolare del relativo procedimento penale, Alessandra Block, oltre ad aver convalidato il sequestro dei mezzi coinvolti operato dai carabinieri della compagnia di Schio, che hanno effettuato i rilievi, ha iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio stradale il conducente del pick-up, R. S., 71 anni, residente a Breganze. Soprattutto, ha disposto un duplice accertamento tecnico non ripetibile: l’autopsia sulla salma per confermare che il decesso sia stato dovuto ai politraumi riportati nel sinistro e una consulenza cinematica per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente.
Dai primi riscontri Bucur, che era in sella alla sua Suzuki GSX R1000 e stava salendo lungo il Costo in compagnia di alcuni amici, avrebbe superato il pick-up il cui conducente avrebbe accostato sulla destra, salvo però ripartire all’improvviso, verosimilmente con una manovra di inversione di marcia, centrando così in pieno la moto che lo stava sorpassando e sbalzando sull’asfalto il ventinovenne, con conseguenze fatali.

Nella mattinata di oggi, martedì 21 marzo, il sostituto procuratore ha conferito l’incarico per l’accertamento autoptico al medico legale Vito Cirielli, che ha poi proceduto ad eseguire con l’esame presso la sala autoptica del nosocomio di Vicenza; venerdì 23 marzo, alle 11, sempre negli uffici della Procura berica, il magistrato inquirente conferirà anche la perizia dinamica all’ingegner Alberto Sartori, di Padova. Alle operazioni peritali hanno partecipato e parteciperanno (quelle cinematiche inizieranno nello stesso pomeriggio di venerdì) anche, rispettivamente, quali consulenti tecnici per la parte offesa, il medico legale Alessandra Rossi e l’ingegner Pierluigi Zamuner, messi a disposizione entrambi da Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il consulente Alessio Rossato, si sono affidati i genitori e la sorella della vittima per fare chiarezza sui fatti e per ottenere giustizia, unitamente, per la parte penale, all’avvocato Davide Picco del foro di Vicenza.

Nelle prossime ore, ultimate le operazioni autoptiche, l’autorità giudiziaria rilascerà quindi il nulla osta alla sepoltura e la sua famiglia potrà fissare la data dei funerali, che saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo nel comune di Val Liona, dove il giovane aveva vissuto per diversi anni. Originario della cittadina di Suici, nel distretto di Arges, in Romania, Constantin Robert era infatti arrivato nel Vicentino con la mamma Elena quand’era ancora bambino, all’età di nove anni, e aveva abitato prima a Brendola, dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, poi appunto a Val Liona e infine ad Altavilla Vicentina. Oltre alla madre, lascia il patrigno Giancarlo, la sorellastra Francesca e una figlioletta di soli cinque anni a mezzo, Isabel (avuta dall’ex compagna), alla quale era legatissimo. Lavorava sempre ad Altavilla presso le Autodemolizioni Piccinato: le moto e le auto erano la sua grande passione.
“Una persona profondamente buona di cuore, sempre disponibile con chiunque, che rinunciava al suo pur di dare agli altri, che sapeva sempre trovare le parole giuste e strapparti un sorriso anche nelle giornate storte. Era attaccatissimo ai suoi affetti più cari e stravedeva per la sua bambina, per la quale faceva di tutto” lo piange commossa la mamma Elena.