E’ tempo di restauro per la storica fontana di Bacco e Arianna di fronte al Municipio


Passano gli anni, anzi i decenni, e di acqua ne è passata davvero tanto non “sotto i ponti” come recita il proverbiale detto, ma in questo caso nella fontana di Bacco e Arianna che ogni thienese non può non aver ammirato di tanto in tanto. Installazione ornamentale che sta per compiere i 125 anni, che ha fatto da testimone degli effetti di due conflitti mondiali e intorno alla quale si sono alternati nel secolo scorso i bimbi delle scuole elementari, poi gli amministratori locali e in ogni epoca svariate di migliaia di cittadini di Thiene.
Magari in tanti si sono fermati, chi per chiacchierare chi per rinfrescarsi per un attimo, di fronte alle riproduzione dei due personaggi della mitologia. Qualcuno ci ha fatto pure un tuffo – cosa non ripetersi, è vietato – ai tempi dei festeggiamenti per le imprese sportive in particolare nel calcio. Fontana che ora si prende una pausa, giustificatissima, per rifarsi il look, ricordandone le origini nel lontano anno 1911, quando l’opera dello scultore vicentino Egisto Caldana fu donata alla città di Thiene dal conte Guardino Colleoni.
Ai thienesi certo non è sfuggito in questi caldi giorni d’agosto, voltando lo sguardo al centro di piazza Ferrarin, prima il prosciugamento dall’acqua della vasca e poi le protezioni intorno in vista dei lavori di restauro in corso. Da qualche settimana, infatti, la fontana costruita su pietra tenera proveniente dai Colli Berici, è oscurata al pubblico da una rete da cantiere. Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria che impegnerà 30 mila euro da prelevare dalle casse comunali, somma necessaria per proteggere l’opera e restituirla a Thiene nel suo massimo splendore originale. Già nel 2012 si resero necessari dei lavori di ripristino, una serie di microinterventi intorno al recupero del braccio di Arianna.
“La fontana rappresenta uno dei simboli più riconoscibili di Thiene. è il commento di Giampi Michelusi, sindaco locale -. È dovere di ogni amministrazione custodirne la dignità, il decoro e il rispetto, integrando questi valori in ogni decisione”. La fontana sarà infatti liberata da incrostazioni e annerimenti dovuti a smog e fattori ambientali, oltre che dalla presenza in termini tecnici di muschi e licheni incrostanti di alghe verdi, ma anche cianobatteri nella parte sommersa. Inoltre le radici di varie piante sviluppatesi alla base della scultura, con il progredire del tempo stanno avanzando sotto le pietre di sostegno, con il rischio evidente in prospettiva di renderne precaria la stabilità.
A seguire le varie fasi dell’intervento iniziato è il referente comunale per i Lavori Pubblici della giunta comunale. Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria – spiega nei dettagli l’assessore Nazzareno Zavagnin – che sarà articolato in due fasi. La prima è quella attualmente in atto e prevede la pulitura e il restauro di alcune aree localizzate del gruppo scultoreo, già approvato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Verona. La fase successiva è quella necessaria alla sistemazione delle fessurazioni diffuse sulle pareti interne ed esterne della vasca e dei deterioramenti del rivestimento in pietra del bordo della vasca che causano dispersione di acqua”. Un passo successivo consisterà nella volontà anticipata di ripristinare l’illuminazione, risanare le perdite con la sostituzione della componente impiantistica dell’impianto idrico e procedere al rivestimento della vasca”.
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