La famiglia Dalla Rovere dona una casa per minori con fragilità psichiche, la prima nel vicentino

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Sono sempre di più gli adolescenti fragili e con disturbi psichici, ma sono rare (e troppo poche) in Veneto le strutture dove possono essere accolti per un percorso di salute. Per questo riveste particolare importanza il progetto in partenza a Thiene grazie alla famiglia Dalla Rovere e alla Fondazione di Comunità Vicentina, che raggruppa istituzioni pubbliche e private e presso la quale è stato istituito il Fondo Casa Dalla Rovere, una iniziativa ambiziosa per dotare il vicentino di una comunità educativa-riabilitativa che offrirà sostegno e opportunità di crescita a minori e adolescenti. Una struttura che ora manca ed è necessaria.

Un disagio crescente
Che il disagio psichiatrico fra i ragazzini e gli adolescenti sia in crescita lo aveva raccontato a Schio recentemente anche la consigliera regionale Chiara Luisetto, componente della commissione sanità: nel 2019, si stimava che in Italia il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956 mila, soffrisse di problemi di salute mentale. Ma questi dati, già negativi,  sono cresciuti molto negli anni successivi. In Veneto ci sono stati 1.842 bambini e adolescenti ricoverati per disturbi mentali, ma solo il 17% ha trovato posto nei luoghi adatti ai minori: spesso vengono ricoverati in reparti psichiatrici per adulti. In dieci anni i ricoveri in neuropsichiatria infantile sono triplicati a Vicenza, ma i reparti hanno troppi pochi posti letto (ne sono stati aggiunti quattro all’ospedale San Bortolo pochi giorni fa) e così ragazzi e ragazze finisco nei reparti psichiatrici per adulti e una volta dimessi, se necessitano di un periodo in una comunità residenziale, vengono inviati in altre province.

La casa
Gli imprenditori Dalla Rovere, originari del quartiere thienese della Conca, in uno slancio di grande generosità (che non è però una novità), hanno donato la grande casa familiare degli anni ’60 che sorge in via San Gaetano e ne finanzieranno la ristrutturazione e l’ampliamento. “La nostra scelta – spiega Ambrogio Dalla Rovere a nome di tutta la famiglia – nasce dalla lezione tramandata dai nostri genitori, basata sulle loro esperienze e sulle nostre responsabilità nel prestare attenzione ai bisogni del territorio. A casa nostra la domenica c’era sempre qualche persona in difficoltà con cui condividevamo il pranzo: questo ci hanno insegnato a fare i nostri genitori. L’impegno dell’imprenditore verso le problematiche locali non è solo un atto di interesse personale, ma un investimento nel tessuto stesso della nostra comunità. Le azioni intraprese in risposta a queste sfide non solo rispecchiano un impegno individuale, ma si trasformano in frutti condivisi che arricchiscono e beneficiano l’intera collettività. Spero che questo gesto contamini altri imprenditori”.

“Il gesto della famiglia Dalla Rovere  – aggiunge Sante Bressan, presidente della Fondazione di Comunità Vicentina (a cui aderiscono Ulss 7 Pedemontana, Comuni, Provincia, Camera di Commercio e alcune banche) – è un segno di grande importanza per il territorio vicentino e per il futuro di molte giovani generazioni. Un ringraziamento particolare per aver riposto fiducia nella Fondazione di Comunità Vicentina e per aver offerto un’opportunità così significativa alla nostra comunità. Affideremo i lavori nei prossimi giorni. Ambrogio Dalla Rovere e la sua famiglia non solo hanno donato l’immobile, ma stanno seguendo direttamente la realizzazione del progetto”.

I lavori
Per quanto riguarda il progetto di realizzazione dell’immobile donato, è stato confermato che i lavori iniziali, guidati dallo studio di architettura Faresin&Faresin, prenderanno il via già nei primi mesi del 2024 e l’obiettivo è fra un anno poter inaugurare l’opera. L’approccio architettonico e progettuale mira a creare un ambiente inclusivo e confortevole per i giovani coinvolti, con una parte residenziale e una parte destinata ad attività diurne. La donazione, insieme all’operato della Fondazione di Comunità Vicentina, il coinvolgimento attivo del Comune di Thiene e dell’Ulss 7 Pedemontana, evidenzia un impegno collettivo per rispondere in rete, con concretezza, ai bisogni dei giovani e dell’intera comunità.

I servizi
I servizi di Casa Dalla Rovere, lo spazio accogliente e curativo nel centro di Thiene, saranno gestiti dalla cooperativa sociale Radicà, che su questo ambito vanta una lunga esperienza e potrà interagire con le risorse locali per sviluppare attività adatte alle giovani generazioni e alle loro famiglie. La Comunità educativa riabilitativa “Il larice”, potrà ospitare fino a 12 tra ragazzi e ragazze con disturbi psichici e verrà affiancata da progetti educativi personalizzati, laboratori e supporto alla genitorialità. Si propone di favorire il recupero psicosociale e la riunificazione familiare quando possibile, oltre a promuovere l’inclusione e il sostegno familiare. Il progetto è fondato su basi pedagogiche solide e include un approccio ecologico, coinvolgendo attivamente le famiglie e promuovendo l’interazione, la riabilitazione e la partecipazione attiva della comunità.
Casa Dalla Rovere, ospiterà anche uno spazio per attività educative, sociali e culturali aperte alla comunità, con l’obiettivo di affrontare la dispersione scolastica, sostenere le nuove generazioni, favorire la partecipazione civica e costruire percorsi integrati per i giovani, lavorando in rete con scuole, servizi sanitari e istituzioni locali.

L’appello al mondo economico
“C’è assoluta urgenza e consapevolezza – commenta Franco Balzi a nome dei sindaci del Distretto 2 dell’Ulss 7 pedemontana – della necessità di investire su questi ambiti. Abbiamo messo insieme i vari pezzi affinché questo progetto possa trovare realizzazione“. “L’impegno della famiglia Dalla Rovere a favore della comunità – commenta il sindaco di Thiene, Giampi Michelusi – deve essere di esempio per tanti imprenditori: riversare sul territorio parte dei propri fondi è un’azione di grande responsabilità verso la comunità. Esprimo la mia più sincera gratitudine per l’instancabile impegno e la dedizione dimostrata nella costruzione di questa importante struttura in un momento storico che ne evidenzia la necessita. La visione e lo spirito imprenditoriale di Ambrogio stanno trasformando un sogno in una realtà che avrà un impatto positivo sulla collettività”.