La “Piccola Liegi” al bis e diventa (già) grande: Bregonze protagoniste con gli Juniores

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Ad un anno dall’esordio nel calendario ciclistico regionale ecco che la “Piccola Liegi delle Bregonze” viene già promossa a gara nazionale. La fortunata idea avuta da Martino Dal Santo, imprenditore vicentino innamorato dei pedali e dirigente e sponsor tra i “pro” del team Vf Group-Bardiani Csf Faizanè, sostenuta da Casa Tonello Enrico Onlus e nella sua prima prima del 2023 edizione bagnata dalla pioggia al battesimo, si può dire che bruci le tappe vista la promozione al rango di corsa nazionale.

Si terrà domenica 17 marzo con partenza alle 11 da piazza Chilesotti nel centro storico di Thiene, percorrerà le strade di 11 Comuni alleati nella promozione della corsa – riservata agli Juniores, i giovani talenti del domani – e giungerà al culmine in via Maso a Zugliano con il punto di arrivo dopo aver percorso salite e curve tra colline e il verde delle Bregonze, che richiamano proprio la cornice belga della classica del ciclismo Liegi-Bastogne-Liegi, da cui lo spunto per la denominazione. Organizzazione operativa affidata a Sandrigo Bike.

Previste ben 31 formazioni ciclistiche iscritte, per un parco partenti di 200 corridori al via. Il percorso si snoderà su più circuiti, pianeggiante il primo da ripetere 5 volte, poi l’assalto alle Bregonze con i suoi strappi brevi ma impegnativi, per poi sprintare sulla linea d’arrivo dopo 116 chilometri sui pedali. Dei quali 16 di salita pura, visto il dislivello dichiarato di 1.587 metri. E con un trofeo tutto nuovo e originale creato ad hoc per la “Piccola Liegi”, visto e piaciuto, dopo la “mostra” in anteprima nella conferenza stampa di presentazione dell’evento sportivo, ospitata ieri in Sala Consiliare del Municipio di Thiene.

Ad aprirla il sindaco thienese con parole di elogio agli organizzatori. “Un’organizzazione di questo tipo, così capillare – ha esordito Giampi Michelusi -, non è da poco e vanno quindi ringraziati tutti, a cominciare dai Comuni coinvolti e i tanti volontari. Sarà manifestazione non solo sportiva ma con benefici per tutto il territorio e, dopo aver pagato dazio un anno fa al meteo, speriamo allora stavolta in una giornata di sole!”. Con lui l’assessora allo Sport Marina Maino: “Un anno fa si è partiti con una sfida che è stata anche un sogno. A partire da Martino Dal Santo ci abbiamo creduto in tanti – aggiunge – e questo sogno realizzato si sta già radicando visto che questa competizione è già in crescita, grazie alla competenza e professionalità dimostrata dagli organizzatori.

Percorso quasi invariato rispetto al debutto del 2023, anche se il maltempo di questi giorni lascia l’incognita sulla salita dei Tomari, in territorio di Zugliano, colpita da una frana fino alla strada, in corso di valutazione. Dopo la partenza dal centro di Thiene, con i ciclisti alle prime pedalate in passerella, gara vera e propria al via dal circuito in piana che si snoderà tra Zanè, Santorso, Piovene Rocchette e Schio. Una volta completato il tour cinque volte, si va sulle colline della pedemontana toccando Carrè, Chiuppano, Zugliano, Sarcedo, Fara e Breganze. Il traguardo tra i vigneti con ospitalità della Fondazione Tonello Enrico Onlus e un seguito anche da Rai Sport (sarà trasmesso un servizio su Radio Corsa), Telechiara e la diretta streaming della corsa.

Coinvolte nell’organizzazione anche altre varie associazioni, con il patrocinio della Regione Veneto, dei Comuni aderenti e l’appoggio delle Federazione Ciclistica Italiana. Intorno alla Piccola Liegi graviteranno circa 350 persone in varie mansioni, oltre ai corridori juniores e agli staff dei team in gara. Saranno in 155 i volontari a presidiare gli incroci, poi 48 i veicoli (automobili, ammiraglie comprese) “agganciati” alla corsa e 18 motociclette. Tra coloro che hanno detto sì, anche i genitori dei 24 ragazzi con disabilità che il centro diurno Casa Enrico assiste ogni giorno e tanti volontari amici della “causa” portata avanti dalla famiglia Tonello. “Siamo contenti di sostenere il ciclismo giovanile – ha spiegato Massimo Bernardi, portavoce e tra i promotori della Fondazione – perchè da sempre siamo convinti che è giusto pensare dare, prima ancora che a ricevere“.