Le elezioni a Thiene non scaldano gli animi. A mancare è il contraddittorio

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Il secondo dibattito pubblico tra i cinque candidati alla poltrona di sindaco a Thiene si rivela ancora debole, per le proposte a compartimenti stagni e la mancanza di una visione di città non concentrata solo sul presente, ma proiettata verso il futuro. Langue e delude soprattutto per quella continua invocazione alla “trasparenza” e confronto con i cittadini anche per le piccole, piccolissime cose, che più che alla correttezza verso gli elettori fa pensare all’incapacità di prendersi anche la più piccola responsabilità da parte, soprattutto, di qualcuno dei candidati.

Circa 150 persone nel Padiglione Fieristico ieri sera, metà delle quali distribuiti nelle 17 liste di supporto, per la serata organizzata dal Comitato di quartiere della Conca, dove lo scopo degli organizzatori era comprendere quale fosse la posizione dei papabili primi cittadini in merito a partecipazione, ambiente, mobilità, fasce deboli e giovani.

Temi per i quali i candidati avevano potuto prepararsi con 24 ore di anticipo, ma nonostante questo qualcuno è andato volutamente fuori tema, con il proposito di far conoscere i “punti di forza” del suo programma anche davanti ad argomenti diversi e selezionati con attenzione.
Lunghe liste di cose da fare subito, molte delle quali già esistenti e utilizzate in modo regolare dai cittadini. Della direzione che dovrebbe prendere Thiene nei prossimi anni nessuna traccia, tranne la certezza del candidato Giampi Michelusi, attuale assessore, di voler mettere la persona e la famiglia al centro e degli altri candidati di voler rappresentare il cambiamento.
“Veniamo da due anni di Covid e come amministrazione siamo andati casa per casa a dare aiuto a chi lo chiedeva e a ‘stanare’ chi si vergognava a farlo e continueremo ad essere il punto di riferimento per i cittadini”, il suo pensiero.

Sociale, appunto, il tema forse più importante in una cittadina che conta ancora su famiglie che stanno bene, ma ha visto allargarsi in modo esponenziale la platea delle fasce deboli, che sono uscite con le ossa rotte da due anni difficili dovuti alla pandemia.
“Con Orizzonte Thiene abbiamo inventato la spesa sospesa, per favorire sia i commercianti sia chi non era inserito nelle liste comunali delle persone da aiutare”, dice Giulia Scanavin, candidata alla sua prima esperienza in amministrazione. Forse dovuta alla sua inesperienza anche la proposta, improponibile, di eliminare a livello comunale l’ISEE: “E’ mia intenzione proporre un nuovo sistema di misurazione dello stato familiare valutando caso per caso le situazioni, eliminando l’iniquità tipica degli scaglioni Isee ed aggiungendo dei coefficienti correttivi per il raggiungimento di un welfare avanzato”, recita il suo programma elettorale.

Partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa il punto in comune per tutti i candidati. Dalla proposta dell’ex parlamentare Daniele Apolloni di aprire le sedute di consiglio alle audizioni dei cittadini alla ricerca di un linguaggio più semplice e meno burocratico da parte di Giulia Scanavin, che auspica in un prossimo futuro il “dialogo nella chat Whatsapp del Comune”. Il candidato ex presidente della Pro Loco Manuel Benetti sottolinea l’intenzione di valorizzare i comitati di quartiere fino a coinvolgere i cittadini anche in questioni di ordinaria amministrazione, mentre secondo Alberto Ferracin, imprenditore che si affaccia per la prima volta nella scena amministrativa, il sito web di Urp e Comune “si dovrebbe migliorare per dare risposte ai cittadini in modo rapido e costante”. Rimbalza le critiche Giampi Michelusi, titolare dell’assessorato, che sottolinea la modernità del sito e della comunicazione comunale promettendo in caso di vittoria “nuovi manifesti informativi nei punti strategici della città e il potenziamento di social e siti pubblici”.

In tema di ambiente la raccolta differenziata, le colonne per le auto elettriche e la piantumazione di alberi i temi più sentiti.
Dagli eco-compattatori, le aree comuni per la raccolta differenziata nei condomini e le colonnine per le auto elettriche proposti da Apolloni alle fonti di energia rinnovabile e sportello energetico (già esiste) di Alberto Ferracin, dal trasporto locale potenziato e la raccolta attraverso sacchi con microchip proposti da Giulia Scanavin al recupero di edifici degradati con sgravio fiscale per i proprietari e piantumazione di nuovi alberi promessi da Manuel Benetti. Infine la descrizione di progetti in corso descritti da Michelusi, disturbato costantemente dalla collega Scanavin: “Thiene avrà 117 mila metri quadri di erba nuova, un bosco urbano di due ettari e si continuano a piantare nuovi alberi. Tredici Comuni collaborano al piano di sviluppo urbano sostenibile e la discarica chiusa in via Bassano sarà coperta di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia”.

Per risolvere la mobilità di Thiene Ferracin propone un ring  intorno alla città. Una sorta di Grande Raccordo Anulare per far confluire il traffico, che secondo Giulia Scanavin troverebbe scorrimento anche con il potenziamento delle piste ciclabili ed il “sollevamento degli ingorghi al quadrante sud”. “Spostare il scolastico e risolvere i rallentamenti in via dei Quartieri” è l’obiettivo di Benetti mentre per Michelusi lo sviluppo della rete ferroviaria elettrificata, con corse ogni 30 minuti e l’abolizione di alcuni caselli (il progetto è già avviato) sarebbe, insieme ad ulteriori progressi nella mobilità lenta, la soluzione migliore per affrontare il problema del traffico in città e dei congestionamenti alle entrate.

Una serata che non ha lasciato nulla, poco incisiva soprattutto per l’assenza di un contraddittorio. Con i candidati liberi di dire ciò che volevano, senza timore di essere fermati o contraddetti, sono state notevoli le gaffes da parte di chi ha proposto progetti già realizzati o addirittura illegali, dimostrando così poca competenza in campo amministrativo ma anche scarsa conoscenza della città stessa.
Grande spazio all’ordinaria amministrazione: dai rallentatori per il traffico, alla piantumazione degli alberi, dalla riduzione già prevista per alcune tasse, agli aiuti per le attività sportive fino a contributi già previsti.
E soprattutto, una invocazione esagerata di partecipazione diretta ai cittadini anche per le cose più banali. Partecipazione e confronto costante, su tutto, una riproposta del grande leit motiv del Movimento 5 Stelle, che la storia d’Italia e i partiti stessi hanno già bocciato dimostrando, nei casi di difficoltà, di avere bisogno di figure qualificate in grado di prendersi la responsabilità e tagliare la testa al toro con decisione e grinta. Ed è proprio all’ennesima promessa di partecipazione che tra le file in fondo alla sale è sorta una domanda che invita a riflettere: “Ma se veniamo interpellati anche su dove mettere i rallentatori, allora che cosa votiamo a fare il sindaco e gli assessori?”.

I prossimi appuntamenti con i “big”
Per dare verve alla campagna elettorale a Thiene sono previsti 3 appuntamenti importanti.
Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, partito sostenitore di Giampi Michelusi, sarà presente alle 12.30 di sabato 28 maggio al Sanga Bar del Patronato San Gaetano.
Sempre sabato 28 maggio, appuntamento con l’onorevole Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, a sostegno di Manuel Benetti. Alle 18, in villa Fabris a Thiene, è prevista la presentazione della lista a sostegno del candidato sindaco e alle 19 aperitivo.
Martedì 31 maggio alle 23.30, sempre a sostegno di Manuel Benetti e accompagnato dalla lista della Lega, al Teatro Comunale di Thiene sarà presente il presidente del Veneto Luca Zaia.