Mattia non ce l’ha fatta, il 29enne è morto in seguito al dramma sulla spiaggia di Caorle

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La spiaggia teatro della tragedia

Il suo fisico forte di ragazzo di 29 anni ha resistito e lottato quasi una settimana di fronte all’ineluttabile ma ieri, purtroppo, Mattia Grotto si è arreso ad un destino tragico che lo ha travolto mentre a Caorle si godeva una breve vacanza. Il giovane thienese – che solo da tre mesi si era trasferito a Zanè – si è spento ieri in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Mestre. Da quando giovedì scorso (in data 2 settembre) era stato soccorso in spiaggia, in fin di vita, non aveva mai ripreso conoscenza e si trovava da quel giorno in stato di coma farmacologico.

Sin dal ricovero le condizioni del turista vicentino erano state definite come critiche e la notizia improvvisa dal litorale adriatico aveva subito messo in apprensione amici e parenti che risiedono nell’Altovicentino, in particolare a Thiene, dove Mattia era cresciuto e dove vivono i genitori.

Giovedì scorso il 29enne si trovava sulla spiaggia di Ponente insieme ad altre due persone che con lui trascorrevano qualche ora sotto l’ombrellone, in una nota e tranquilla località balneare come Caorle. Si era tuffato in mare per una nuotata e, secondo la versione riportata dai giornali veneziani, non è più riemerso. Sono subito scattati i soccorsi dopo un sos raccolto ai bagnini in servizio, mentre un membro della capitaneria di porto locale – in vacanza quel giorno – era riuscito a individuare il corpo sotto il pelo dell’acqua.

Qualche minuto di ricerca frenetica che, malauguratamente, si è rivelato fatale per Mattia, a causa della mancanza di ossigeno. L’ipotesi primaria è che i danni riportati alla sfera cerebrale dipendano dall’annegamento, ma rimane da chiarire cosa possa aver impedito al ragazzo vicentino almeno di chiedere aiuto prima di rischiare di affogare. Un malessere forse che lo ha colto in acqua, senza alcuna avvisaglia precedente. Si tratta delle seconda vittima della nostra provincia sul litorale veneziano e anche in questo caso nel territorio comunale di Caorle: a metà agosto a perdere la vita era stato a pochi chilometri di distanza un 28enne di Vicenza.

I tentativi di rianimare il thienese d’origine direttamente sulla battigia e poi il volo in codice rosso in elisoccorso verso Mestre hanno mantenuto acceso il lumicino di speranza. Fino a ieri, dopo che già nei giorni scorsi si erano ridotte le speranze di riabbracciare un domani il ragazzo. Lo scoramento da parte di chi ha partecipato ai soccorsi è ora profondo, secondo solo al dolore immane che provano i familiari e la gli affetti personali di Mattia, tra questi la fidanzata. Nelle prossime ore saranno rese note le modalità e la data delle esequie del giovane, che si dovrebbero tenere a Thiene. Alcuni organi dello sfortunato giovane residente solo dallo scorso mese di giugno a Zanè saranno donati a chi ne ha bisogno, regalando loro un frammento di vita e speranza.