Violenze fisiche e psichiche su disabili mentali: indiziato un operatore sanitario

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L'annuncio stamattina in conferenza stampa in Questura

Avrebbe maltrattato i pazienti con disabilità ospiti di un struttura sanitaria, anzichè accudirli come presupponeva il suo incarico di operatore sociosanitario. La squadra mobile della questura di Vicenza ha messo fine alle sevizie di natura psicofisica portate a persone con problemi di natura intellettiva, allontanando da una struttura sanitaria di Montecchio Precalcino un uomo di 45 anni gravemente indiziato di aver maltrattato con violenze sia fisiche che psicologiche alcuni ospiti della struttura.

Si tratterebbe della Rsa “Il Cardo”, gestita dall’Ipab “La C.A.S.A.” di Schio. L’indagine è durata cinque mesi e si è conclusa ieri pomeriggio: i fatti documentati risalgono alla fine dell’anno scorso. A segnalare i sospetti sull’uomo, un 45enne italiano che lavorava lì da un paio d’anni, sono stati altri operatori suoi colleghi.

A inchiodarlo alle responsabilità addotte nei suoi confronti dagli agenti del capo della squadra mobile Lorenzo Ortensi indizi e prove concreti. Ci sono una serie di indagini, intercettazioni e filmati ottenuti da microcamere nascoste all’interno della casa di cura vicentina: strattoni, lividi e spintoni. Le riprese video documenterebbero i comportamenti vessatori verso gli utenti e la malvagità inspiegabile del soggetto, già da qualche tempo interdetto dall’incarico per altri motivi: una sospensione che si stava ora per concludere.

Per il 45enne, di cui non sono state rese note le generalità in quanto in attesa del l’interrogatorio di garanzia, è scattato l’obbligo di presentazione quotidiana presso la polizia giudiziaria e il divieto assoluto di esercitare qualsiasi tipo di professione in ambito sanitario per i prossimi 12 mesi. “Da parte dell’ente coinvolto – sottolinea il capo della squadra mobile – c’è stata fin da subito la collaborazione più totale alle indagini”.

Nei prossimi giorni l’uomo verrà interrogato dal GIP Roberto Venditti. L’inchiesta è coordinata dal pm Cristina Carunchio.