Fuoco, martello e magia: Posina sul podio mondiale grazie a Isacco, il fabbro dentista

Il piccolo comune di Posina sale sul podio internazionale grazie al talento e alla passione di Isacco Szathvary, che si è aggiudicato il secondo posto alla 12ª edizione del Campionato del mondo di forgiatura, tenutosi a settembre a Stia, in Toscana, nell’ambito della prestigiosa Biennale dell’Arte Fabbrile.

Un traguardo straordinario per il fabbro vicentino, che ha conquistato la giuria e il pubblico con l’opera “Knock knock knocking at the wizard’s door”, un battente da porta di ispirazione rinascimentale, realizzato sul tema “Miti e Magie”. L’opera ha sbaragliato oltre 250 concorrenti provenienti da tutto il mondo, confermando il valore artistico e tecnico di Szathvary. La Biennale, nata nel 1981 come prova estemporanea di forgiatura durante la mostra mercato del ferro battuto, è oggi una delle manifestazioni più seguite nel settore, con migliaia di visitatori e decine di fabbri partecipanti ad ogni edizione. Il campionato si svolge secondo un regolamento preciso, con un tema diverso ogni anno, e rappresenta il cuore pulsante dell’evento.
A sottolineare il valore del risultato è intervenuto anche il consigliere regionale vicentino, ex primo cittadino di Posina Andrea Cecchellero (Lega – Liga Veneta), che ha dichiarato:
“E dire che il nostro Isacco, residente nel nostro comune dal 2014, è fabbro per passione, perché di professione fa il dentista. Ma il suo interesse per i manufatti artistici e il suo dottorato di ricerca in ingegneria industriale, con lo studio dei metodi di costruzione, lo hanno portato fin qui. Il fatto di vivere a Posina ha influito nel suo percorso artistico, perché l’opera presentata a Stia prende spunto dai pesci grotteschi presenti nel nostro territorio”.
Un percorso che si intreccia con la tradizione metallurgica dell’Alto Vicentino, grazie anche alla collaborazione con Giovanni Sartori di Bassano del Grappa, archeo-metallurgo di fama, con cui Szathvary ha approfondito le tecniche di forgiatura tradizionale. E proprio Posina si prepara a diventare teatro di un nuovo progetto: il recupero dell’ultimo maglio ad acqua antico sulle sponde del torrente, destinato a trasformarsi in un laboratorio-museo.
Un’iniziativa che punta a “trasmettere l’arte fabbrile di alto livello a giovani e non”, come sottolinea Cecchellero, e a riscoprire un mestiere antico, profondamente radicato nella cultura del territorio. Un successo che non è solo personale, ma che rilancia Posina come centro di eccellenza artigiana e culturale, con lo sguardo rivolto al futuro e le mani saldamente ancorate alla tradizione.
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