Pugni sulla porta del comando di polizia locale e urla contro gli agenti: denunciato

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L'ingresso della sede di polizia locale Nord Est Vicentino a Thiene

Convinto di aver subito un torto imperdonabile, e per di più da parte da un’autorità di pubblica sicurezza, domenica scorsa un 46enne thienese avrebbe deciso di far valere le proprie ragioni presentandosi al comando di polizia locale della sua città per poi esibirsi in una scenata. Pugni sulla porta d’ingresso, urla e minacce nei confronti degli agenti, il tutto di fronte a passanti incuriositi e forse spaventati dall’escandescenza senza freni dell’uomo. Aizzatosi, così pare, contro il consorzio Ne.Vi. dopo la confisca della sua auto, già peraltro sottoposta a sequestro. Nei titoli di coda della vicenda, inoltre, il soggetto si è “guadagnato” le denunce per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, che vanno ad aggiungersi a sequestro e confisca della propria auto, il motivo a monte della scenata.

Riavvolgendo il nastro di qualche ora, il 46enne aveva maturato tanta rabbia dopo essersi accorto, a distanza di alcune ore, che un carro attrezzi aveva trasportato altrove il proprio veicolo, lasciato all’esterno in un posteggio di fronte alla propria abitazione. Un posto riservato agli automobilisti con disabilità per inciso. “Lo avevo parcheggiato fuori appena 5 minuti per sistemare il garage”, avrebbe affermato il 46 anni di fronte agli agenti, smentito a più riprese dal personale in forza al comando thienese di via Rasa.

Una storia del tutto diversa da quella che racconta la polizia locale. Già lo scorso ottobre 2019  il veicolo, già sottoposto a vincolo di fermo dalla circolazione, era stato trovato in via dei Morari, a Thiene. Più di recente, il 10 febbraio scorso, altro controllo con stavolta trovata al volante una conoscente del proprietario, multata per assenza di assicurazione Rca e nuovo sequestro del veicolo. La legge in questi casi predispone la custodia presso il domicilio del proprietario, con l’obbligo tassativo di immobilità del mezzo per cui la circolazione rimane vietata.

La terza e penultima “puntata” domenica 3 maggio, quando alle 14.18 una pattuglia ha notato l’autovettura, parcheggiata per giunta su uno stallo riservato alle persone con disabilità in via della Roggia, ancora una volta a Thiene. Automatica la rimozione e, dopo una rapida verifica, sono emersi i precedenti che hanno determinato la definitiva confisca del mezzo. In realtà, l’ultimo atto risalirebbe alla nottata precedente, come accertato ieri: grazie ai varchi elettronici presenti a Thiene, è stata documentata la circolazione della targa nella notte tra sabato e domenica.

Accortosi della scomparsa dell’automobile, non dopo i fatidici “5 minuti” secondo gli agenti ma nel corso della serata di domenica a distanza di 5/6 ore, il soggetto – probabilmente a piedi – si è precipitato nel centro della città per “far visita” agli ex vigili urbani. A precipitare, poi, è stata la sua situazione: oltre a dover rassegnarsi alla confisca nel futuro prossimo dovrà presentarsi di fronte a un giudice per difendersi, dopo l’attacco, per ironia della sorte, alle autorità costituite. Tra l’altro, sotto gli occhi elettronici e i microfoni della sede del consorzio di polizia locale che hanno registrato il tutto fornendo un’ulteriore prova schiacciante a suo carico.