“Stay strong Ricky”, anche fuori dal ring della vita. Fa male l’addio a un papà di 36 anni

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Non puoi battere una persona che non si arrende mai“. Questa frase, insieme monito e insegnamento, si adatta alla perfezione a Riccardo Bettanin, giovane uomo di Sarcedo, soprannominato affettuosamente “Beta” dagli amici, che si è spento la scorsa notte all’età di soli 36 anni. E’ riportata nell’epigrafe che ne annuncia l’addio terreno.

Da circa due anni, “Ricky”, altro suo nomignolo a lui caro, stava combattendo contro una malattia subdola che, nonostante la sua indomita forza di volontà, ha portato a un triste epilogo. La sua è stata una vita ricca di gioia, sfide, sorrisi, impegno e passione in ogni ambito, dalla crescita di ragazzo all’essere diventato uomo e padre. Lascia un figlioletto di appena 4 anni, che sarà d’ora in poi ancora più coccolato dagli amici del papà – che per il suo piccolo stravedeva e sognava in grande – e dagli affetti più stretti della famiglia.

La notizia della scomparsa di Riccardo ha sconvolto non solo la famiglia e l’intera comunità dell’Altovicentino di residenza, inclusi Montecchio Precalcino e Thiene, altri luoghi dove aveva vissuto in passato. Il lutto ha colpito profondamente anche il mondo della boxe dilettantistica, dove “Beta” è stato un valoroso e valido combattente. Dopo aver praticato diverse discipline da combattimento e arti marziali, da atleta eclettico, si è cimentato anche come abile massaggiatore sportivo. Questa passione, coltivata dopo aver frequentato corsi abilitanti, lo portava a mettersi al servizio di altri atleti, e per questo viene ricordato anche dalle società di hockeypista con cui aveva collaborato. Il tutto sempre nel “tempo libero”, ma solo sulla carta, dai suoi turni di lavoro in azienda.

L’ambiente stimolante del pugilato, in particolare, è stato il luogo dove il 36enne vicentino ha coltivato legami e profonde amicizie, sia intorno ai ring che nelle palestre. Proprio in suo supporto, alla comparsa della malattia, è nata l’associazione “Stay Strong“, tutt’ora attiva. Composta da amici “duri” non solo sul ring, ma anche nella vita di ogni giorno quando da un pugno chiuso si tende la mano aperta, per rendere felice o almeno portare sollievo a una persona alle prese con un avversario impari come una malattia difficile da debellare.

Un gruppo affiatato di amici, tra cui l’ex campione di boxe vicentino Luca Rigoldi, si è dato da fare per organizzare eventi speciali ai quali lo stesso Bettanin ha partecipato nonostante il fardello delle terapia di cura a cui si stava sottoponendo, regalando speranza e voglia di reagire lui per primo, tra tutti. “Sii forte“, appunto. “Un’associazione fondata per aiutare un amico in difficoltà, vittima di una malattia infame“, come si legge nella presentazione, che oltre a un aiuto concreto ha donato all’amico conforto e pure divertimento, condivisione di ricordi indelebili e tifo incessante fino all’ultimo attimo.

Tutto ciò prima di lasciarlo “scendere dal ring” di questa lotta, per affidarlo all’abbraccio dei familiari che lo hanno accompagnato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale di Vicenza. Ora toccherà a loro, insieme al fratello Stefano, portare avanti i valori di Riccardo, guidati dal ricordo della sua semplicità e umiltà, qualità riconosciute.

Riccardo Bettanin al centro della foto, nel corso di un evento Stay Strong con alcuni degli amici

Legatissimo al fratello maggiore Stefano, Riccardo Bettanin lascia nel dolore i genitori Carla e Nereo, e tutti gli altri parenti uniti nel suo ricordo e nel prestarsi ora reciproco conforto in questi giorni duri. Il funerale del 36eenne è stato fissato per lunedì 26 maggio, alle 15. Si terrà a Thiene, all’interno Santuario dei Frati Cappuccini, dove la sera precedente sarà ospitata anche la veglia di preghiera, dunque domenica alle 20.

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