Scuole Ferrarin, sei vandalismi in un mese e mezzo. Crivellaro: “E’ sfida alle istituzioni”

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Sei atti vandalici all’interno delle scuola media Ferrarin di Thiene in un mese e mezzo. Fa pensare e preoccupa quanto racconta il dirigente dell’istituto comprensivo thienese, Francesco Crivellaro dopo l’incendio che la notte scorsa ha danneggiato una delle stanze dell’istituto scolastico.

“Si, sono penetrati nella scuola sei volte recentemente. In alcune occasioni son stati solo dei tentativi, ma due volte siamo stati costretti a sporgere denuncia ai carabinieri” spiega Crivellaro, preoccupato perché l’incendio di questa notte segna una escalation. In altre occasioni hanno consumato e lasciato all’interno della scuola lattine di birra e cicche. “Sono convinto siano ragazzi e che conoscano bene la scuola, sanno dove arrivare senza far scattare l’allarme. I motivi di questo accanimento? Io mi do’ tre ordini di spiegazioni, e una non esclude l’altra: o si tratta di atti stupidi, di bravate, o è una sfida alla scuola, oppure, e questa è la cosa più preoccupante, siamo di fronte ad un atteggiamento intimidatorio”.

Il dirigente è convinto che non si tratti di qualche alunno che frequenta attualmente le classi della scuola secondaria di primo grado thienese. “Più facile siano ragazzi usciti negli anni scorsi che hanno qualcosa da recriminare, magari”.

I danni dell’incendio della notte scorsa si aggirano sulle 2.500 euro: fuori uso un computer portatile, un telefono, un tavolino e la documentazione incendiata, oltre che i danni alle finestre. I vandali sono entrati forzandone una, hanno gettato libri e documenti al centro della stanza (una volta adibita a ufficio di presidenza, ora adibita a sala di ricevimento da parte dei professori) e poi hanno dato fuoco. Hanno quindi chiuso la porta del locale (perché non scattasse il sensore antincendio) e sono usciti lasciando spalancate due finestre.

“Abbiamo già parlato con il Comune per installare alcune telecamere – conclude Crivellaro – ma i tempi ovviamente sono lunghi. Certo, qil fatto di stanotte alza il livello della preoccupazione per quanto sta accadendo. E’ come se questi vandali volessero dire alla scuola: noi entriamo e possiamo fare qui quello che vogliamo. Per questo serve una risposta forte”.