Il ricordo “in coro” del maestro Dino Stella, cantore delle “Montagne Belle” vicentine

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E’ stato salutato da un coro di voci nei giorni scorsi il maestro Dino Stella, cantore della Vallata dell’Astico e delle tradizioni locali, che attraverso musica e voci in armonia è stato per decenni un punto di riferimento culturale per l’Altovicentino. E in particolare per il suo paese, Velo d’Astico, di cui era stato in passato anche primo cittadino e che gli ha reso omaggio martedì scorso nel giorno del funerale. Aveva 88 anni.

Insegnante di musica e compositore, era un pilastro nell’ambiente musicale della provincia, con una predilezione esplicita per il canto corale. Una figura importante e di valore nella promozione del canto popolare, il maestro Stella è stato inoltre il fondatore del Coro di Montanina, che prende il nome dal celebre laghetto per la pesca sportiva di Velo.

Non solo un musicista appassionato, ma “un poeta in musica” come è stato definito in uno degli elogi che hanno accompagnato la triste notizia della sua dipartita verso i cori angelici. Il Monte Summano, il Monte Cengio, Priaforà e il Cimone tra le dediche alle “montagne belle della valle” citate nelle sue composizioni, parole e melodie che in tanti conoscono e ricorderanno come legate al nome del maestro vicentino. Tra i tanti ruoli e incarichi anche di responsabilità ricoperti nella sua carriera, vanno ricordati gli anni da presidente nazionale di Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali. Pianista e anche organista di alto valore, ha suonato in decine di teatri e chiese.

In ambito politico amministrativo, nell’era della Democrazia Cristiana accettò di assumere le funzioni di sindaco di Velo d’Astico nei primi anni ’80, per un mandato. Poi fu anche assessore, garantendo presenza costante e competenza nel suo impegno civico a favore della cittadinanza. Una volta chiusa l’esperienza nell’ente territoriale si era dedicato a più attività nel volontariato, fino agli anni recenti. “Conservo di lui un ricordo speciale: l’avevo conosciuto come presidente di commissione scolastica provinciale – questo il ricordo di Sandro Maculan sindaco di Zugliano, come il maestro Stella accomunato dalle passioni per la politica e la musica – quando a meno di vent’anni feci l’esame per il passaggio in ruolo dei docenti di musica. Era affezionato alla coralità come tutti i musicisti della zona sanno, una persona dinamica e tenace che sapeva proporre e promuovere eventi, tra cui il concerto di Natale a Velo a cui teneva tantissimo”.

Ad accompagnare il feretro dell’amato Dino sono state le “sue donne”, la moglie Luigina e le figlie Simonetta e Serenella, insieme alla nipote Gloria e agli altri parenti stretti e quanti hanno condiviso con lui un tratto di vita e la passione coinvolgente per le note e la cultura musicale. Nel corso della liturgia per la cerimonia religiosa di addio, i Cantori di Santomio hanno intonato un requiem composto dallo stesso Stella una decina d’anni fa, concluso tra gli applausi commossi dei presenti. “Un uomo dal carattere forte – così lo ha ricordato l’attuale sindaco velese Giordano Rossi -, una personalità della nostra storia che ha fatto scuola a noi principianti della politica”. Anche il Maestro Bepi De Marzi lo ha ricordato con affetto: “Dino, musica dell’infinito”.