Un etto di marijuana nascosto nella stampante: denunciato rifornitore della vallata

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Dettaglio del materiale sequestrato a Velo

Sono andati praticamente a colpo sicuro, su ordine della Procura di Vicenza, i carabinieri che lo scorso fine settimana hanno setacciato l’abitazione di un giovane di Velo d’Astico, sospettato di essere un pusher già “in affari” da alcuni mesi nella zona, con l’aiuto di un cane segugio antidroga.

In casa di D.T., 25enne vicentino di cui sono state fornite le sole iniziali, la sostanza stupefacente che si sospettava in suo possesso è stata infatti trovata in abbondanza e  sequestrata dai militari della compagnia di Schio. Una quantità del tutto incompatibile con il consumo personale e qualche “attrezzo del mestiere” hanno contribuito a considerarlo uno spacciatore operativo.

Si tratta nel dettaglio di 94 grammi di marijuana, di cui il ragazzo velese sarebbe un noto rifornitore per giovani e non della vallata dell’Astico e già tenuto d’occhio da tempo. La droga “leggera” era nascosta in una stampante, ma per il “fiuto” della squadra cinofila del nucleo di Torreglia sono bastati pochi minuti per trovare il pacchettino con la marijuana. I sospetti nei confronti del 25enne – è nato nel 1995 – si sono rivelati quindi opportunamente fondati e i carabinieri della stazione di Arsiero hanno potuto portare a termine l’operazione con successo.

Oltre alla sostanza illecita sono state sequestrate anche banconote di vario taglio trovate nel corso del blitz, 105 euro in tutto, dei bilancini di precisione e del materiale idoneo per confezionare le dosi da smerciare poi. In pratica, il “kit da spacciatore” indispensabile per fare affari sporchi. In seguito alla perquisizione il giovane è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, in ragione della quantità relativa di droga trovata in suo possesso, rimesso in libertà. Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio sia chi lo riforniva sia i clienti abituali, in modo da “mappare” con precisione la rete che sostiene il mercato illecito nella vallata dell’Astico e in generale nell’Altovicentino.

Due militari della compagnia presentano il “bottino” della perquisizione