Variante indiana nell’Alto Vicentino, l’Ulss 7: “Contagiati in isolamento dal rientro”

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Da sinistra, la dottoressa Alessandra Corò, direttore del Distretto 2 Ulss 7, il direttore del Sisp Liviano Vianello e il direttore generale Carlo Bramezza

Sono in quarantena a casa, insieme al resto del nucleo familiare, e presentano una sintomatologia lieve il padre e la figlia dell’Alto Vicentino risultati positivi alla variante indiana del virus Sars-Cov-2. Lo rende noto l’Ulss 7 Pedemontana, dopo che oggi la notizia era stata data nel consueto punto stampa di aggiornamento sull’epidemia dal presidente della Regione Luca Zaia.

I due casi infatti son stati riscontrati nel Distretto 2 dell’Ulss 7, a Villaverla: padre e figlia erano appena rientrati in Italia dall’India, avevano correttamente segnalato all’Azienda socio-sanitaria il loro viaggio e si erano posti in isolamento domiciliare preventivo, come previsto dalle direttive in vigore.

L’Ulss 7 Pedemontana aveva quindi programmato per loro un tampone che ha dato esito positivo: il campione – come spiega una nota dell’Ulss 7 – è stato quindi sequenziato, come avviene di prassi per tutti i soggetti positivi di rientro dall’estero, al fine di monitorare l’ingresso e la diffusione delle varianti del virus. Naturalmente i pazienti resteranno in isolamento finché il tampone negativo non sancirà la fine della loro contagiosità. «Va riconosciuto ai pazienti di avere seguito in modo molto scrupoloso le regole – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza – e questo sicuramente ha consentito di ridurre la possibilità di un’ulteriore diffusione del virus in questa variante, ancora piuttosto rara in Italia. Questa è la dimostrazione che il sistema sanitario funziona, ma anche che per farlo funzionare serve che ci sia senso di responsabilità da parte di tutti».