Zanè – Monte Cengio: la 43° edizione della “mitica” fa il boom di iscritti


Sabato 2 agosto Zanè si trasformerà ancora una volta nel palcoscenico prediletto dei giovani talenti scalatori italiani ospitando la 43ª edizione della Zanè – Monte Cengio, competizione nazionale riservata alle categorie Élite e Under 23 che, con oltre 210 iscritti e decine di richieste rimaste escluse per overbooking, conferma la sua fama di banco di prova imprescindibile per chi punta al professionismo.
La partenza è fissata alle 13 da Piazzale Aldo Moro, da cui il gruppo affronterà 105 chilometri di strade collinari attraversando Thiene e le lievi asperità di Piovene Rocchette e Velo d’Astico, si avvicinerà ad Arsiero prima di cimentarsi nei tornanti di Cogollo del Cengio e quindi salire fino al panoramico Piazzale Principe del Piemonte, a 1.267 metri, dove è previsto l’arrivo intorno alle 16. Nelle ultime cinque edizioni la corsa ha consacrato nomi come Matteo Busato (2018, Zalf–Euromobil), Marco Marcelli (2019, Fausto Coppi), salito subito al WorldTour, Andrea Dugoni (2021, Team Colpack), il campione piovenese Davide De Pretto (2022, Zalf Euromobil), Simone Galli (2023, Qhubeka), mentre l’annata 2020 fu annullata dall’emergenza sanitaria: ma tanti sono stati i campioni che hanno trasformato il successo sul Monte Cengio in un trampolino di lancio verso le grandi competizioni internazionali.
La manifestazione è dedicata alla memoria di Battista Busin, colonna del ciclismo veneto la cui passione e lungimiranza hanno salvato questa classica dal rischio di scomparire, lasciando un segno indelebile nella comunità sportiva e nel cuore dei ragazzi che ha sostenuto: “La Zanè – Monte Cengio non è soltanto una gara ciclistica – ha dichiarato il patron Andrea Busin a proposito di eredità e passione – ma un pezzo di storia del nostro territorio. Per me ha un significato ancora più profondo, perché porta il ricordo di mio padre, Battista. Mio padre ha sempre vissuto il ciclismo con una passione genuina, uno sport fatto di sacrificio ed entusiasmo, come del resto è stata la sua esistenza. A lui interessava la crescita dei ragazzi attraverso il valore dello sport come scuola di vita. Vedere oggi questa competizione crescere ed essere riconosciuta a livello nazionale, con così tanti atleti alla partenza, è il miglior modo per onorare la sua memoria. Sono grato a chi ogni anno si impegna perché questa corsa continui con un entusiasmo d’altri tempi”. Il conto alla rovescia è iniziato e, tra storia, ricordi e un percorso tecnico e affascinante, la Zanè – Monte Cengio promette ancora una volta di essere la rampa di lancio per i campioni di domani.
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