Addio a Manlio Soldà: una vita con lo sci nel cuore nel ricordo del mitico papà Gino

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L'imprenditore valdagnese in un'immagine sorridente di qualche anno fa

Lutto nel mondo dell’imprenditoria valdagnese ma anche in quello degli sport invernali. Si è spento a 81 anni di età Manlio Soldà, figlio dell’olimpionico Gino, alpinista e scalatore di fama mondiale che partecipò ai giochi invernali di Lake Placid negli Stati Uniti, nel 1932, e alla prima ascesa del K2. Qualcuno aveva soprannominato Manlio come il “mago delle scioline”, con affetto di certo fraterno ma anche riservandogli un riconoscimento per la sua attività produttiva, apprezzata a tutte le latitudini oltre che altitudini. Di sicuro un testimone di una passione candida come la “sua” neve, prima di tutto quella delle Piccole Dolomiti, sotto il cui sguardo solenne era cresciuto da bambino nella vallata.

Proprio seguendo l’esempio e l’intuizione che fu del padre nativo di Recoaro, il giovane Soldà portò avanti l’azienda di famiglia inaugurata dal papà trasformandola in un’industria conosciuta in tutto il mondo dello sci per la produzione di scioline. Sostanze a composizione mista messe a disposizione delle performance di gara dei campioni internazionali delle varie discipline dello sci alpino e di fondo ma anche dei semplici amatori delle piste di montagna nostrani. Accompagnando prima di tutto le imprese di tanti Azzurri.

Risale addirittura al 1934 l’apertura del primo laboratorio artigianale legato al marchio Soldà, aperto proprio a Valdagno dove rimane la sede di Sport Perfomer, in via Gaetano Marzotto in zona industriale. Manlio, nato nel 1939, seguì le orme del conosciutissimo padre pioniere e grande atleta, specializzandosi nello studio della chimica e dei materiali, entrando in azienda negli anni Settanta per poi raccogliere il testimone e passando a dirigerla in prima persona.

A piangerlo oggi sono tanti amici sciatori per passione come lui, insieme ai familiari e alle associazioni sportive sciistiche e gruppi di tutto il Veneto, primo fra tutti quello locale valdagnese: “Un grande amico, un grande personaggio, un grande atleta. Ci hai lasciato un bellissimo ricordo di tante gare insieme. Lo Sci Club Marzotto ti accompagni sulle piste celesti”. A lungo aveva indossato gli scarponi e gli sci nelle gare dedicate ai Master, segno di una passione duratura che andava ben oltre la sfera professionale, fino alla soglia dei 70 anni.

A portarne avanti la tradizione, nel segno dell’innovazione tecnologica, le figlie Giorgia e Michela insieme a Gianna, oggi affrante dal lutto per la perdita del caro papà ma confortate dai messaggi di affetto provenienti da ogni parte del mondo, oltre che dagli amici di sempre della “porta accanto”. Per tutti questi e altri che volessero testimoniare con la presenza il loro omaggio, il funerale si terrà mercoledì alle 15.30, presso la chiesa centrale di San Clemente, nel cuore di Valdagno. Domani sera, invece, avverrà la recita del rosario alle 19 nella casa del Signore della frazione Ponte dei Nori. Dopo questi due solenni appuntamenti, anche Manlio potrà intraprendere l’ultima scalata, raggiungendo il padre Gino Soldà, al quale è intitolata anche un palasport dedicato (anche) all’arrampicata sportiva proprio a Valdagno.