La Valle dell’Agno piange Andrea: bassista, liutaio e sognatore. Aveva solo 24 anni

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Sullo sfondo, in un'immagine del Progetto Giovani Cornedo, la band di Andrea in esibizione pochi giorni fa.

Un malore sordido ha interrotto la sinfonia di note di vita di un giovane vicentino, di appena 24 anni, amante e cultore della musica, della quale ne aveva fatto insieme un cammino e un mestiere. L’intera vallata dell’Agno piange in questi giorni la morte di Andrea Servidati, cresciuto e residente a Cornedo Vicentino, le cui tappe del suo breve percorso terreno hanno toccato anche Milano – dove ha studiato l’arte della liuteria – e Parigi, meta di un recente viaggio didattico per ultimare un periodo di tirocinio. Musicista oltre che artigiano nel settore della costruzione di strumenti a corda, lascia i genitori e la sorella oltre a una costellazioni di amici. I i familiari lo hanno rinvenuto senza vita, venerdì scorso, nella sua camera da letto. Vani i soccorsi giunti da Valdagno.

Proprio domani, Andrea avrebbe festeggiato i 24 anni. Un compleanno imminente intriso di dolore per gli affetti e gli amici del ragazzo, spirito libero di indole, molto conosciuto tra i giovani della vallata anche se i suoi “confini” andavano ben oltre. Suonava il basso in una band di amici, “Di traverso” il nome del gruppo, e si era esibito in un contest solo pochi giorni fa proprio a Cornedo, organizzata dal Progetto Giovani.

Le note e la ricerca delle melodie accompagnavano la sua vita, praticamente da sempre, affiancando agli studi superiori al Liceo Trissino di Valdagno la scuola musicale dove aveva approfondito ed esercitato la sua arte, quella che gli faceva vibrava il cuore oltre che le corde degli strumenti sotto le dita.

Continua anche da lassù a suonare come hai sempre fatto, così ti sentiremo sempre vicino a noi“. Così recita uno delle centinaia di messaggi apparsi in queste ore sui social, in memoria dello sfortunato giovane vicentino, che lascia una profonda ferita non solo a Cornedo tra coloro che lo conoscevano. Tutti vicini, chi con un abbraccio chi con un pensiero, a papà Emanuele e mamma Annalisa e al resto della famiglia, straziati dal dolore di fronte alla tragedia improvvisa che li ha lasciati attoniti, finora senza una spiegazione.

Si attende la decisione del magistrato di turno riguardo agli approfondimenti clinici di rito e la concessione del nullaosta per la sepoltura, prima di ufficializzare la data delle esequie. Che riporteremo in calce a questo articolo non appena resa nota. Sicuramente, in sua memoria, gli amici di sempre si attiveranno per riservargli un tributo, una volta trascorsi i giorni del dolore.