Si è spento il “papà” di Canale 68 Veneto, l’editore Claudio Barbieri. Aveva 76 anni

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Nel riquadro un'immagine di Claudio Barbieri, fondatore di un'emittente che diventerà Canale 68 Veneto nel 1980

Il Vicentino e in particolare la vallata dell’Agno ha perso uno dei suoi pionieri dell’emittenza radiotelevisiva, capace di fondare giusto 40 anni fa quello che divenne poi Canale 68 Veneto, con il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle per seguire un’illuminazione. Erano gli anni del boom – e del fascino – delle radio libere e della comparsa dei primi canali televisivi locali, quando sembrava un’utopia “piazzare” antenne private in provincia e attrezzarsi per tramettere. Claudio Barbieri, con il soi fare eccentrico ma determinato, riuscì nell’impresa vera, quello di tenerlo in piedi e farne punto di riferimento per i vicentini.

L’editore vicentino, prima con la denominazione TeleValdagno e poi Canale 68 fino a quella attuale, si è spento in ospedale a Vicenza. Aveva compiuto 76 anni, deceduto in seguito a complicazioni di salute di natura cardiaca, dopo essere stato debilitato anche dal “tranello” che gli ha posto di fronte il Covid.

Barbieri era però riuscito a superare lo scoglio della pandemia, per le statistiche sanitarie perfino a guarire, ma il fisico debilitato a distanza di alcune settimane non ha retto alle scorie lasciate da un grave malore che già a settembre lo aveva colpito, costringendolo a sottoporsi alle terapie fino a un nuovo contraccolpo che lo ha strappato all’affetto moglie e al figlio, suo erede. Lasciando un drappo nero di lutto a Canale 68 Veneto, l’azienda costruita con le sue mani, in via Fogazzaro a Spagnago di Cornedo Vicentino. Di fatto un’impresa di famiglia, portata avanti proprio con Luca e la compagna inseparabile Lidia, direttrice del canale in passato. Ai quali si aggiungono i vari collaboratori che si sono succeduti dal 1980 in poi, superando con Claudio sempre saldo al timone le burrasche dell’era tv digitale dopo tante risorse dedicate all’informazione con i tg di Canale 68 Veneto, per anni il vero fiore all’occhiello del palinsesto, dove sono passati tanti giornalisti vicentini. Per poi dedicare spazio alla musica popolare italiana in tempi più recenti.

Con le sue telecamere e i suoi inviati sul posto, prima nella Vallata dell’Agno e poi a cerchi concentrici espandendo il bacino di informazione in tutta la provincia e oltre, in un dualismo stimolante con Tva Vicenza ha fatto entrare la cronaca in presa diretta di 68 News nelle case di tutti i vicentini, rendendoli testimoni dei propri tempi. A ricordarlo il club Rotary di Valdagno ma anche varie associazioni sportive del territorio, visto lo spazio televisivo dedicato in particolare ad hockey su pista e calcio dilettantistico negli anni d’oro, e in seguito il volley, le discipline sportive più seguite da quelle parti, con servizi e programmi di approfondimento.

Ad accogliere il feretro per l’ultimo addio all’imprenditore radiotelevisivo vicentino, uno dei pochi ad aver compiuto il grande passo abbracciando il piccolo schermo in provincia, sarà la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista di Cornedo Vicentino. Le esequie si terranno domani alle 15 mentre stasera, alle 18.30, ci sarà la veglia di preghiera. L’ingresso ai fedeli sarà come noto contingentato secondo le attuali norme di prevenzione del contagio.