Un male incurabile ha reso Ginevra un angelo, a soli 9 anni. Proclamato il lutto cittadino

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La vallata dell’Agno si è ritrovata ieri con un sorriso innocente in meno e un piccolo angelo in più, la cui anima è salita in cielo. E’ un dolore che non ha confini quello che la comunità di Cornedo Vicentino sta provando per la prematura morte di una bambina di appena 9 anni, sopraffatta dopo un lungo calvario di terapie invasive – anche fuori regione – da una malattia oncologica ai reni, nota come tumore di Wilms.

La piccola Ginevra Santamaria, che frequentava la scuola primaria del paese “Crosara”, si è dovuta arrendere domenica scorsa a causa degli effetti incontrollabili che il subdolo male incurabile ha portato al suo organismo fragile.

Un epilogo tragico, giunto negli ultimi giorni di febbraio, che è seguito a una sorta di “gara” di solidarietà per sostenere i viaggi obbligati per tentate ogni via di cura, dopo che più team di specialisti si erano prodigati per tentare con ogni mezzo di salvarle la vita. Al San Bortolo di Vicenza prima, poi a Padova nel reparto specializzato per i tumori in età infantile e infine a Roma, al Bambin Gesù, in un susseguirsi di speranze, angosce e amore per una bimba così piccola che ha affrontato la salita con coraggio, sostenuta dai suoi genitori ma non solo. Tutto in circa 8 mesi, in pratica dalla scorsa estate, dopo una diagnosi che ha stravolto la famiglia Santamaria, composta anche dalla sorella Rebecca insieme al padre Filippo e alla madre Maria, sempre vicini alla figlia malata fino all’ultimo.

E’ salito al cielo un angelo di Nome Ginevra“, così recita la struggente epigrafe affissa da ieri a Cornedo che porta a fianco un’immagine della bambina dagli occhi vispi, ritratta in un momento di felicità, così come chi le ha voluto bene vorrà serbarne il ricordo nel cuore. Domani pomeriggio, alle 15.30, la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista a Conedo ospiterà la liturgia funebre e la bara bianca con il feretro, nell’ultimo saluto che precederà l’addio. Per la triste occasione, dal Comune è stato promulgato il lutto cittadino, in modo che tutta la comunità partecipi, in silenzio e con gesti simbolici di vicinanza, per testimoniare come la famiglia Santamaria non sarà sola domani nel giorno più difficile.

Proprio i genitori di Ginevra hanno inteso ringraziare pubblicamente i colleghi e le aziende Triveneta Cavi e Unicomm-Famila, i loro rispettivi luoghi di lavoro, per l’apprezzato aiuto concreto con una raccolta fondi per sostenere le spese del periodo di terapie di cura nella Capitale. Profondo cordoglio anche tra i banchi di scuola: insegnanti e compagni di classe attendevano ogni giorno il ritorno di Ginevra nel plesso di Cereda, dove frequentava la quarta elementare. Un desiderio purtroppo ora inesaudibile. Stasera alle 20 nella stessa Casa del Signore sarà recitata la veglia di preghiera. “E’ una vicenda che ha toccato tutta la nostra comunità – spiega Francesco Lanaro, sindaco della cittadina della vallata dell’Agno -, profondamente commossa per il tragico evento. Ho ritenuto doveroso, interpretando il comune sentimento della cittadinanza, proclamare il lutto cittadino, in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore della famiglia”.