Il volo in coppia sul parapendio finisce male: restano impigliati tra i rami. C’è un ferito

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immagine di repertorio

Disavventura da brivido per una coppia di parapendisti che lo scorso week end si è lanciata dalla zona di Monte Marana, tra le Piccole Dolomiti vicentine. Il volo col paracadute libero si è concluso su un albero nei pressi dello Zovo di Castelvecchio, nel territorio di Valdagno, con necessità di intervento da parte del soccorso alpino e di una pattuglia di carabinieri intervenuti in soccorso dei due appassionati, residenti nell’Altovicentino.

Si tratta nel dettaglio di un 60enne di Malo, uscito malconcio precipitando dall’albero dove il paracadute si era impigliato. Ad attutire l’impatto al suolo per sua fortuna è stato il terreno. E di una ragazza di 23 anni della vicina San Vito di Leguzzano, di fatto uscita quasi del tutto incolume dall’evento accidentale.

Il più esperto componente della coppia di amatori del volo libero è finito in ospedale al pronto soccorso del San Lorenzo di Valdagno. Probabilmente con qualche osso rotto, ma non in pericolo di vita. Per B.G.L. . – queste le sue iniziali -, maladense di residenza come già accennato, sospette fratture a spalle e agli arti superiori, da valutare successivamente al ricovero. Per la compagna di disavventura, la 23enne B.D., è invece andata ancora meglio: a fronte del rischio di sfracellarsi al suolo dopo che qualcosa era andato storto in fase di atterraggio, se la sarebbe cavata con appena qualche graffio tra i rami di un albero.

I due avevano spiccato il volo da Malga Rialto, a circa 1.500 metri di altitudine. Un “salto” non da poco dopo il decollo dal pendio caratteristico che fa da rampa per chi si lancia nel vuoto pilotando l’attrezzatura. Tutto sembrava andare secondo i piani quando il paracadute rettangolare si è librato nell’aria, prima che in fase di ridiscesa qualcosa non funzionasse a dovere facendo vivere attimi di brivido alla coppia. Dopo che la vela è rimasta impigliata nella pianta ad alto fusto, i due malcapitati sarebbero riusciti a sganciarsi dall’attrezzatura, quando il 60enne è precipitato al suolo da un’altezza comunque di pochi metri.

A recuperare i due potenziali infortunati in difficoltà è stata una squadra del soccorso alpino inviata sul posto dell’atterraggio di fortuna, partita dalla vicina stazione di Recoaro-Valdagno. Ai componenti della missione è spettato il trasporto a braccia dell’uomo ferito al punto d’incontro con l’ambulanza del Suem che li attendeva sulla strada più prossima. A lanciare l’allarme, intorno alle 13 di venerdì scorso, sarebbero stati alcuni amici che insieme alla coppia protagonista della vicenda imprevista si stava godendo la giornata di sole, praticando uno sport che alcuni definiscono ancor oggi “estremo”.