“Settanta lupi nel Vicentino: montagna satura, per questo si spostano in collina”. La ricerca di Jessica Peruzzo

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Un lupo nella neve (immagine d'archivio)

Com’è tornato il lupo sulle montagne vicentine? Quali conseguenze sta comportando sull’ecosistema e sulla vita delle persone? E cosa ne pensano gli allevatori, i turisti, gli operatori economici e gli enti locali?

Nel Vicentino sono presenti una settantina di esemplari e alla loro presenza la giovane naturalista valdagnese Jessica Peruzzo, ha dedicato un libro – “Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine” – frutto di anni di studi e ricerche sul campo. 334 pagine che analizzano non solo l’ecologia del lupo e la dimensione umana del suo ritorno nel vicentino, ma  anche la relazione fra la sua presenza e e il turismo, nonché le rappresentazioni mediatiche che lo riguardano. Un’analisi insomma corposa e approfondita, di cui ha parlato a Radio Eco Vicentino.

Una laurea in lingue e una specializzazione in Gestione delle organizzazioni e del territorio all’Università di Trento, Jessica ha sempre amato scandagliare il rapporto fra ambiente, territorio e società. Ha inoltre un grande passione per la fotografia naturalistica: “Passeggiando lungo il torrente Agno vedevo uccellini un po’ da per tutto, ho comprato una macchina fotografica e ho iniziato a scattare le prime immagini; da lì è iniziata la mia avventura nel mondo della natura – spiega – perchéè la fotografia ti porta ad avvicinarti agli animali, a conoscerli”.

Ascolta “Jessica Peruzzo autrice del libro “Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine”” su Spreaker.

Il libro è lo sviluppo della tesi di laurea di Jessica Peruzzo sull’impatto sociale del ritorno di questo grande carnivoro sulle Prealpi vicentine: “Il primo lupo segnalato era stato radiocollarato in Slovenia: passando per le Alpi è arrivato in Lessinia dove ha incontrato una lupa di origine appenninica e lì si è fondato il primo branco – chiarisce -, il lupo quindi non è mai stato reintrodotto: semplicemente è nella sua natura camminare molto ed andare a colonizzare nuovi territori”. Si tratta di un animale che purtroppo nell’immaginario collettivo è considerato da sempre pericoloso: “La figura del lupo è stata trasfigurata nel corso dei secoli fino a diventare sempre più negativa. La sua rivalutazione positiva è iniziata solamente dagli anni ’70, ’80 in poi, con massicce campagne di informazione e sensibilizzazione” .

Recenti avvistamenti, avvenuti anche a ridosso dei centri abitati nelle zone pedemontane del Vicentino, hanno destato forte preoccupazione: “Nel Vicentino sono presenti una settantina di lupi, nelle nostre montagne siamo arrivati alla saturazione perché per crescere un branco ha bisogno di prede, di spazio, quindi non possono crescere all’infinito – spiega la naturalista -. I membri del branco possono scendere verso valle in cerca di cibo, per esplorare, più spesso sono giovani in cerca di nuovi territori”.
Il rapporto fra il lupo e gli allevatori nelle Prealpi vicentine non è così critico come si può pensare, come tiene a precisare la giovane naturalista: “Il lupo quando torna coglie tutti abbastanza impreparati, poi con il tempo gli allevatori si attrezzano, si armano di pazienza e buona volontà ed iniziano a proteggere il proprio bestiame; è dimostrato da numerose ricerche che quando si proteggono bene i propri animali gli attacchi diminuiscono moltissimo”. Senza contare poi la funzione del lupo nei delicati equilibri dell’ecosistema delle Prealpi: la sua presenza consente infatti di contenere la crescita di ungulati come caprioli e cervi.

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Jessica Peruzzo nel suo libro, oltre a descrivere il lupo dal punto di vista naturalistico, ha raccolto numerose interviste di coloro che si interfacciano direttamente con questo animale, come malgari ed allevatori, soffermandosi anche sulla rappresentazione mediatica del lupo nell’immaginario collettivo: “La maggior parte delle persone che ho intervistato non ha paura, il lupo non attacca l’uomo, è schivo e diffidente – spiega -, ma i media danno troppa enfasi agli attacchi, invece dovrebbero riportare le notizie in maniera oggettiva e scientifica, anche perché  il lupo è la garanzia di un ecosistema sano”.

Il libro Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine: Implicazioni sociali, turistiche ed economiche si può trovare su Amazon e nelle librerie vicentine.

Andrea Falcone