Ospedale San Lorenzo, potenziata la chirurgia vertebrale in area ortopedica

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L'ospedale San Lorenzo di Valdagno

L’Ulss 8 Berica potenzia l’attività di chirurgia vertebrale all’ospedale di Valdagno, destinato a diventare sempre di più un punto di riferimento per i pazienti con patologia vertebrale degenerativa lombare. Il Direttore Generale Patrizia Simionato ha infatti firmato oggi la delibera che conferisce al dott. Ludovico Rossetto, neurochirurgo già in staff al San Lorenzo, un incarico di “Altissima Professionalità di Neurochirurgia Spinale” nell’ambito di un piano più ampio che prevede un significativo potenziamento dell’offerta assistenziale.

In particolare, all’ospedale San Lorenzo saranno raddoppiate le sedute operatorie di chirurgia vertebrale, da una a due volte la settimana. Viene inoltre creato un ambulatorio aggiuntivo per l’inquadramento di queste patologie sempre più numerose. I pazienti potranno anche contare su posti letto dedicati, all’interno dell’area di ortopedia.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito anche la specializzazione in Neurochirurgia, il dott. Rossetto lavora in Ulss 8 Berica dal 2001. ”In questo modo – sottolinea la dott.ssa Simionato – saremo in grado di rispondere alla crescente richiesta assistenziale di pazienti affetti dalle patologie del rachide e allo stesso tempo rafforzeremo la collaborazione tra gli staff medici del San Bortolo e dell’ospedale di Valdagno, che sarà valorizzato per quanto riguarda le potenzialità e le competenze presenti al suo interno”.

A questo riguardo, è da segnalare che questo potenziamento consentirà anche di operare a Valdagno casi di maggiore complessità rispetto al passato: “È il caso ad esempio dei pazienti con patologia del rachide cervicale, che fino ad oggi venivano operati solo a Vicenza – spiega il dott. Cristiano Finco, Direttore Sanitario dell’Ulss 8 Berica -. In generale va detto che le patologie del rachide sono in forte aumento e al San Lorenzo vengono trattate utilizzando le metodologie più avanzate e mininvasive”.