Rapina ai danni di una pensionata con spari in aria. Al vaglio la versione della presunta derubata

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Le gazzelle dei carabinieri escono dalla caserma di Valdagno

Armati di pistola e di un coltello per borseggiare una pensionata sola in strada. Sarebbe  accaduto quasi una settimana fa a Valdagno, nei dintorni dello Stadio dei Fiori, con a finire nel mirino di un terzetto di rapinatori una donna del posto, in quel momento sola e di rientro presso la propria abitazione dopo aver compiuto alcune commissioni prenatalizie. Almeno secondo la versione fornita dalla malcapitata protagonista della vicenda, su cui risultano in corso verifiche sull’attendibilità del racconto e sulle modalità effettive.

Sul fatto indagano dalla serata dello scorso 22 dicembre i carabinieri della compagnia di Valdagno, dopo aver raccolto la testimonianza della donna, in quei frangenti atterrita in seguito all’aggressione a scopo di derubarla, ma che non avrebbe riportato conseguenze sul piano fisico. Anche la polizia locale valdagnese si sta interessando della vicenda.

Secondo la ricostruzione sommaria del – al momento solo presunto – episodio di cronaca che circola da giorni nella città laniera, l’anziana sarebbe stata strattonata con vigoria per strapparle la borsa dopo essersi trovata di fronte tre individui, probabilmente di giovane età, che le avrebbero intimato di consegnare l’accessorio. All’interno un portafoglio con banconote per alcune decine di euro e altri oggetti di valore trascurabile: un magro bottino, dunque, a fronte invece di modalità  violente in quanto corredate – sempre secondo la versione da verificare in base a riscontri oggettivi – con minacce e perfino un colpo di arma sparato in aria, circostanza questa che appare quantomeno bizzarra.

Si pensa a un’arma finta, forse una pistola a scoccio di tipo scacciacani, estratta dai vestiti di uno dei tre allo scopo di intimorire l’anziana valdagnese, che verso le 19 di mercoledì si stava dirigendo verso casa in zona Oltreagno, percorrendo il tratto tra via Carducci e via Barbieri. I soggetti a lei sconosciuti sono stati descritti con i volti travisati da mascherine, sciarpe e berretti o cappucci: la pensionata ha capito di trovarsi davanti dei malintenzionati, uno dei quali con un coltello utilizzato per tagliare la borsa, arraffarla e darsi alla fuga a piedi insieme agli altri banditi. Non è escluso che un quarto complice si trovasse in zona, in auto, per caricare il resto della banda e sparire.

Al vaglio dei carabinieri i filmati di sorveglianza della zona ed eventuali utili testimonianze da parte di chi può aver assistito alla scena descritta, seppure da lontano. Oppure da parte di qualcuno che si fosse imbattuto in un gruppetto di giovani “degni” di suscitare sospetti di sorta. Allo stesso modo, come sopra evidenziato, il racconto della pensionata valdagnese va come da prassi scandagliato nei dettagli, per verificare se e effettivamente un reato sia stato compiuto e ai danni di chi. Sull’episodio si è espresso sul Giornale di Vicenza anche il sindaco Giancarlo Acerbi.