“Contrade e riqualificazione delle mete turistiche”: le priorità di mandato di Branco

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Davide Branco, sindaco di Recoaro Terme

Da geometra capo cantiere a primo cittadino del suo paese d’origine Recoaro Terme passando per una laurea in scienze economiche a Padova, un Master in Gran Bretagna come esperto internazionale in sviluppo, decenni trascorsi tra Kosovo e Bosnia come esperto internazionale, incarichi in Comunità Europea ed esperienze nel settore privato.

Davide Branco è il nuovo sindaco del paese ai piedi delle Piccole Dolomiti. A due mesi dal suo insediamento ci ha aperto le porte del suo ufficio per parlare dei progetti che insieme alla sua Giunta (lista civica e Lega) ha intenzione di portare a termine nel più breve tempo possibile. Un programma focalizzato sul territorio, in particolare sulle contrade: “Sì, nei primi famosi cento giorni il primo grande obiettivo da concretizzare prende il nome di referenti di contrada, le chiamo antenne sul territorio, che si faranno carico dei problemi delle contrade in modo da avere un interlocutore diretto e migliorare l’efficacia e la performance del rapporto con loro. Una sorta di autonomia”.

Tre sono i punti cruciali riferiti al rilancio turistico di Recoaro: le Terme, la pista ciclabile e Recoaro Mille. “Entro il 2020 mi auspico di tagliare il nastro dell’ultimo tratto di pista che da Novale giunge a Recoaro Terme, a tal proposito è già stato firmato un contratto e sono già stati consegnati i lavori. Per quanto riguarda le Terme è recente la manifestazione di interesse da parte di una cordata di investitori e a settembre ci sarà un bando che assegnerà per i prossimi 21 anni la gestione dell’intero servizio. In attesa di conoscere i piani per il suo rilancio metto già le mani avanti dicendo che faremo tutto il possibile per farne parte e spingere una riqualificazione totale e adeguata al turismo termale di oggi”.

Il suo programma parla più di turismo estivo che di quello invernale, come mai? Si è già persa una stagione sugli sci, cosa sarà della prossima? “Gli impianti purtroppo non verranno riaperti nemmeno quest’inverno perché i cittadini di Recoaro Terme non possono da soli sostenere i costi. Dopo una riqualificazione totale, l’estivo potrà compensare l’invernale. Diverse sono le direttive di sviluppo che abbiamo in progetto e dai primi mesi del 2019 partiranno già i lavori di appalto: il rifacimento del Rifugio Gingerino, il recupero di vie attorno a Malga Campetto, il percorso a ciaspole verso le Montagnole senza passare per la pista da fondo e il recupero del laghetto in località Busa di Pizzegoro che verrà allargato, abbellito e diventerà serbatoio per l’innevamento artificiale durante il periodo invernale. Se fotografiamo la situazione attuale c’è una cordata di investitori pronti a mettersi in moto e accanto i Fondi dei Comuni Confinanti: insieme dovrebbero assicurare l’auto sostenibilità del tutto”.

Pertanto, durante l’inverno 2019-2020 si potrà sciare sulla pista Tunche? “Direi che ci sono tutti i presupposti!”.

La pista ciclabile, le Terme, il comprensorio di Recoaro Mille uniti agli altri numerosi progetti che la Giunta Branco ha nel cassetto come la pista di downhill da cima Campetto al centro di Recoaro, l’acropark e poi per il turismo storico il rilancio e la riscoperta dei bunker, rappresentano un ventaglio importante di servizi che la nuova Giunta si è prefissata di offrire a cittadini e turisti.

Uno staff, quello di Branco, scelto sulla base delle competenze specifiche e dell’esperienza. La più giovane è Chiara Mantese, 42 anni, assessore a bilancio, tributi, programmazione, sport, associazioni e pari ppportunità, non a caso infatti è da sempre coinvolta nel mondo del volontariato e dell’associazionismo. Oltre a lei, Severino Cailotto che si occupa di servizi sociali, commercio e attività produttive e personale, che non a caso è stato per 42 anni capo Ufficio all’interno del Comune e quindi conosce bene la macchina burocratica. Poi l’avvocato Stefania Pastore: l’urbanistica e i lavori pubblici sono il suo pane quotidiano anche nella sua professione. E infine Stefano Corrà, vicesindaco, che si occupa dei rapporti istituzionali e con la Regione.

Il giorno della chiusura della sua campagna elettorale c’era anche la neoministro Erika Stefani: “Non sono superstizioso ma in quella circostanza sono certo che la sua presenza mi ha portato molta fortuna! Sicuramente potremo contare sul suo appoggio per tutta la durata del mandato”.

 

Chiara Guiotto