Cordoglio per l’albergatore e membro del Soccorso Alpino colto da malore. Il figlio: “stava facendo quello che amava”

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Antonio Spanevello, in compagnia del suo cane, in un momento felice nel corso di una escursione tra i monti

La comunità di Recoaro è rimasta scossa in seguito alla morte di Antonio Spanevello, per una notizia che ha funestato il fine settimana a molti tra i cittadini e in generale agli appassionati di montagna della zona. Tanto più che a perdere la vita è stato sabato un ex membro attivo del Soccorso Alpino, la cui salma è stata riportata a valle proprio dagli stessi volontari del corpo nazionale della stazione di Recoaro-Valdagno, la stessa “base” a cui il commerciante aveva dedicato il suo tempo libero dal lavoro in passato.

Il pensionato di 74 anni, molto conosciuto in quanto istruttore del Cai – aveva ricoperto qui la carica di presidente del gruppo locale – e componente del direttivo dell’Ascom, è mancato nel corso di una delle camminate in montagna in solitaria che tanto amava fare. Albergatore di lungo corso, titolare dell’Hotel Ristorante Carla in via Campogrosso, era considerato anche una delle memorie storiche della cittadina.

Secondo quanto noto Spanevello era uscito di casa lasciando detto che la meta della sua escursione era un rifugio alpino sul gruppo del Carega, il rifugio Scalorbi a quasi 1.800 metri. Nulla di proibitivo per lui, vista l’esperienza e la buona salute, ma a sorprenderlo tra i “suoi” monti da sempre amici sarebbe stato un malore letale. Un probabile infarto che non gli ha dato modo di chiedere aiuto. Trovandosi solo e in una zona isolata e per di più in una giornata feriale, nessuno ha potuto infatti prestargli soccorso immediato.

Grazie alla geolocalizzazione del dispositivo i due figli hanno capito che il padre risultava fermo sul percorso, e lo hanno raggiunto. A trovarlo sul sentiero 114 di un vajo, purtroppo già senza vita, sono stati i congiunti  spinti a cercarlo dall’apprensione nel non ricevere da lui risposte al telefono dopo il mancato rientro a casa. Si sperava in un infortunio lungo la salita, e nella mancanza di campo telefonico ma, purtroppo, la realtà è stata più cruda. La data delle esequie di Antonio è stata ufficializzata ieri: chi vorrà essere presente all’ultimo saluto è invitato domattina (mercoledì 14 settembre) alle 10 nella chiesa arcipretale di Recoaro Terme.

Una delle immagini postate dai figli sul profilo pubblico per rendere omaggio ad Antonio e alla sua passione per la montagna

Commuove il ricordo che uno dei figli, Mattia, insieme al fratello Niccolò, ha riservato al suo papà, insieme ad altri messaggi che si trovano nel web in memoria di Antonio. Come molti già sapranno  è venuto a mancare mio padre – scrive il figlio minore proprio sulla pagina Facebook del congiunto – finché faceva quello che più amava, almeno all’inizio e alla fine della sua vita, soprattutto con la sua famiglia ed il suo cane, camminare sopra le nostre montagne. Volevo condividere con voi qualche bel momento a testimoniare la passione sua per la montagna. Ringrazio gli amici che gli hanno voluto bene!”.