Perlotto non trova posto in ospedale per un intervento al cuore. Troppi pazienti colpiti da Covid

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In foto, Franco Perlotto

Franco Perlotto ex sindaco di Recoaro Terme da giugno 2009 a giugno 2012 sta vivendo una situazione paradossale legata a problemi di salute. Colpito da infarto nel 2013 con l’inizio della sua odissea, si trova lo scorso anno in terapia intensiva per Covid. Una difficile e lenta ripresa che gli causa problemi alla valvola mitrale, doveva essere operato in questi giorni ma non trova posto in reparto a causa dell’elevato numero di contagi e le terapie intensive al completo.

Perlotto è stato tra gli anni 70 e 80 uno dei più grandi alpinisti, ha scalato in solitaria molte vette rendendolo noto in Italia e all’estero. Alcune scalate sono ancora considerate di grande difficoltà, i suoi più grandi successi sportivi vanno dalle Alpi alla mitica Yosemite fino alla Norvegia. Oltre che scalatore è stato guida alpina, giornalista e scrittore con numerosi libri pubblicati. Dopo il rientro da Herat in Afghanistan da un programma di “governance” della Cooperazione Italiana del Ministero degli Esteri, a seguito di un infarto, ha deciso di riabbracciare la sua tanto amata montagna. Nel 2016 prende in gestione il Rifugio Boccalatte sulle Grandes Jorasses (gruppo del Monte Bianco).

Con questo messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook ad agosto 2020 comunica i propri problemi di salute: “Alla fine è successo: sono dovuto scendere. Il mio cuore sta soffrendo la permanenza in quota, anche se relativa (2.803 metri), ma dopo il mio infarto del 2013 tutto è un po’ più complicato. In queste cinque stagioni al Rifugio Boccalatte sulle Grandes Jorasses la salute un pochino è peggiorata. Con i volontari Sergio, Marco, Claudio e Gaetano portiamo a termine il mese di Agosto di questo terribile 2020. Il futuro non so cosa mi porterà, vediamo se riuscirò tornare al Boccalatte oppure, come mi consiglia il medico, scendere di mille metri. Vedremo”.

Nel giugno del 2021 diventa gestore del Rifugio Semenza in Alpago (Belluno) perché per chi ha la montagna nel sangue è davvero difficile starne lontano. Ora Franco Perlotto attende con tanta speranza di potersi sottoporre ad intervento chirurgico che gli garantisca un futuro più sereno.