Sette contagi emersi nel week end: un focolaio in una famiglia di rientro dall’estero

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Tra i recoaresi ha suscitato parecchie domande, a volte originate dalla curiosità ed altre da una certa apprensione, la diffusione dei dati che riguardano i casi di contagio al Covid-19 emersi tra gli stessi cittadini della località termale. Di punto in bianco saliti a 7, secondo la pagina informativa del Comune che ha reso noto il dato domenica scorso via social. A questi se ne è poi aggiunto un ottavo nei giorni successivi, slegato dai precedenti.

Nel dettaglio, 6 casi di positività si riferiscono ad un unico focolaio accertato, mentre il settimo è da considerarsi “autonomo”, al pari di quello più recente. Ad essere colpita dal virus di origine asiatica una famiglia di Recoaro Terme reduce dal rientro da un viaggio all’estero, per la quale è stato disposto il regime di quarantena in attesa di sottoporsi ad altri tamponi di controllo.

Nessuno dei componenti, fino a domenica almeno, avrebbe necessitato di cure ospedaliere presentando sintomi lievi e quindi gestibili in ambito domestico. Altri dettagli rimangono riservati per ragioni di privacy. Un dato da accogliere senza alcun allarmismo alle pendici delle Piccole Dolomiti, va subito specificato, in quanto le indagini del Sisp dell’Ulss 8 Berica sono state subito esperite e le persone interessate già sottoposte al regime di isolamento e/o sorveglianza, dopo la ricostruzione immediata della rete di contatti.

Una notizia pubblicata domenica sulla piattaforma sociale di Facebook che certamente ha colto un po’ di sorpresa i residenti della cittadina termale, visto che in precedenza non si annoveravano più casi di positività ufficiali in paese da alcune settimane. Gli accertamenti posti in campo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del polo berico Ulss 8 hanno subito individuato l’unico focolaio noto e circoscritto, mantenendo integra come da disposizioni la riservatezza delle persone che si trovano ora in sorveglianza domiciliare.

A fronte di poco più di 6.200 abitanti nella conca di Smeraldo delle Piccole Dolomiti, lo “sbalzo” da zero a otto persone infette dal virus in totale ad oggi – più di una ogni mille – non poteva passare inosservato. La conferma che la quasi totalità di esse faccia riferimento a un unico nucleo familiare, unita al fatto che il settimo caso sia del tutto disgiunto dal focolaio più corposo, in ogni caso rassicura sia l’Ulss Berica che i cittadini sul contenimento “ermetico” del contagio.