Tre dipendenti colpiti dal Covid-19, chiude l’ufficio anagrafe del Comune

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Il municipio di Valdagno

Tutti i dipendenti dell’ufficio Servizi Demografici del Comune di Valdagno rimangono a casa per colpa del Covid. Tre di loro con esito positivo al tampone, gli altri in quanto contatti a rischio per la prossimità in ambito lavorativo, posti quindi in isolamento precauzionale in accordo con l’Ulss 8 Berica. Così come accaduto nelle scorse settimane ad Isola Vicentina, è un altro ufficio anagrafe a sospendere l’attività in provincia, in rispetto dei protocolli e in attesa della completa sanificazione dei locali e del trascorrere della quarantena.

A comunicare la chiusura temporanea, iniziata oggi, è lo stesso ente locale attraverso il proprio canale di comunicazione, dopo gli accertamenti epidemiologici che ieri hanno confermato la positività al coronavirus di tre componenti del personale.

Il servizio abitualmente offerto ai cittadini subirà quindi delle limitazioni importanti fino a fine anno, mantenendo operativi solo i necessari documenti e certificati per nascite e morte, “dirottati” all’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Nessuna conseguenza invece per il restante personale pubblico impiegato in altri locali, dove non si registrano situazioni di sospetto contagio.

“Pur consapevoli del disagio – si legge nella nota diffusa dal Comune di Valdagno nella mattinata di giovedì -, tutte le richieste di informazioni sono state dirottate ai numeri telefonici dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico 0445.428260/261. Al momento vengono processate le sole dichiarazione di nascita e di morte o eventuali richieste urgenti, sempre previo appuntamento”.

“Speriamo di poter ripristinare la funzionalità dell’ufficio al più presto – ha spiegato il Sindaco, Giancarlo Acerbi – e soprattutto che i dipendenti possano stare bene e guarire senza complicazioni. A loro va l’augurio di tutta l’amministrazione. Purtroppo siamo costretti ancora una volta a fronteggiare la criticità della carenza di personale nonostante l’attenta gestione degli anni passati che, di fronte agli obblighi di legge, ci ha penalizzato costringendoci a razionalizzazioni spesso pesanti. Il rallentamento delle procedure concorsuali conseguenti all’emergenza sanitaria hanno fatto poi il resto. Ci scusiamo per il disagio, contando sulla comprensione dei cittadini