Cade di schiena del balcone per 4 metri. Diciassettenne soccorso in codice rosso

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L'adolescente di Trissino era seduto sul balcone di casa al secondo piano

Si era seduto sul balcone di casa con le spalle rivolte all’esterno, come altre volte, e questa pessima abitudine ha rischiato di costargli davvero caro, dopo essere precipitato a terra da un’altezza di circa 4 metri. Inoltre era solo nella sua casa di Trissino, ma un urlo e il tonfo sono stati uditi per sua fortuna dai vicini di casa che sono intervenuti in soccorso.

Malcapitato protagonista di una vicenda di cronaca che ha tenuto in apprensione per alcune ore una famiglia è stato un giovane vicentino di 17 anni, soccorso alle 14 di mercoledì in codice rosso da un’ambulanza partita dall’ospedale di Arzignano e che si è diretta poi con il minore ferito al San Bortolo di Vicenza.

Le generalità e l’esatta indicazione sul luogo d’intervento rimangono riservate in ragione della minore età per non rendere la vittima riconoscibile. Anche se in seguito la caduta accidentale i pensieri sono rivolti esclusivamente al lungo percorso di guarigione, ferma restando la cautela legata al trascorrere delle prime 24 ore dopo un violento colpo al capo, come nell’episodio “in oggetto”.

Lo studente delle superiori, infatti, ha riportato un trauma cranico da tenere sotto stretto controllo e contusioni dorsali non meglio precisate, con possibili fratture da valutare nel corso del ricovero ospedaliero. Il 17enne è sempre rimasto cosciente dopo le urla di dolore, e anche durante l’intervento di soccorso e stabilizzazione prima della corsa verso l’ospedale del capoluogo berico, il polo provinciale di riferimento per i traumi cerebrali nel caso gli esami diagnostici avessero rilevato lesioni intern. Si attende nella giornata di oggi un aggiornamento sulle condizioni del giovane trissinese, che in ogni caso è rientrato con un codice di media gravità che presuppone il non pericolo di vita.

Possibile che i carabinieri della stazione di Trissino approfondiscano le prime indagini sulla dinamica, raccontata in prima battuta dalla stessa vittima della caduta. Escluso a priori il concorso di terze persone, il giovane si sarebbe sporto troppo all’indietro, forse durante una conversazione telefonica, perdendo l’equilibrio. Inevitabilmente l’impatto a terra è stato col dorso e la testa. Poteva “rompersi il collo”, invece, fortunatamente, gli è andata bene.