Pfas, i lavoratori di Miteni ottengono un incontro in Regione: sciopero rinviato

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Acqua da rubinetti (immagine di archivio)

I lavoratori di Miteni, la fabbrica chimica di Trissino al centro del caso dell’inquinamento nell’acqua di falda da Pfas, martedì prossimo incontreranno i vertici della Regione Veneto. La notizia è arrivata in queste ore e ha spinto Cgil, Cisl e Uil a rinviare lo sciopero di otto ore programmato per domani. Lo rendono noto gli stessi sindacati.

La protesta è stata proclamata per più motivi: preoccupazione per la salute degli oltre cento dipendenti, che chiedono di poter essere seguiti nell’ambito del maxi-screening avviato dalle Ulss vicentine; timori per il futuro ambientale dell’area e per quello occupazionale, se l’azienda dovesse essere chiusa. Nei giorni scorsi l’azienda è stata oggetto di un blitz di una cinquantina di manifestanti del coordinamento Vicenza si solleva, appartenenti all’area dei centri sociali.

Di seguito, la nota dei sindacati:

“Le categorie dei chimici di Cgil Cisl e Uil della provincia di Vicenza hanno deciso di rinviare lo sciopero alla Miteni di Trissino e il sit in a Palazzo Balbi a Venezia previsto per domani giovedì 23/03 a martedì prossimo 28/03.
La mobilitazione e la proclamazione dello sciopero di domani – dicono le segreterie di categoria – è servito a mettere pressione alla Giunta regionale affinché venisse concesso un incontro per ascoltare le istanze dei lavoratori dell’azienda al centro della vicenda dell’inquinamento da Pfas. Un primo incontro con la Regione del Veneto (Giunta) è stato fissato per domani pomeriggio”.

A distanza di qualche ora, è arrivata poi la notizia che l’incontro non si terrà giovedì di questa settimana, ma martedì della prossima.