Una poltrona per cinque: tra prime volte, qualche ritorno. E una sola donna

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Si scaldano i motori anche a Valdagno, uno dei più grandi comuni vicentini al voto nelle amministrative di giugno, dove vanno consolidandosi le posizioni dei candidati alla carica di sindaco: con qualche limatura e qualche suggestione a metà tra provocazione e sondaggio, come nel caso di Umberto Marzotto che qualche settimana fa ha ipotizzato una sua discesa in campo “a patto di poter costruire una bella squadra”.

Il centrosinistra appare diviso: Michele Vencato, attuale presidente del consiglio comunale, è la naturale prosecuzione di Acerbi. Il 44enne manager e insegnante gioca da civico con le liste civiche Scegli Valdagno e Valdagno Guarda Avanti, ma non ha fatto mistero dell’appoggio dem sin dalle prime battute: giovani, un rilancio industriale della città e condivisione di idee e progetti i suoi capisaldi. Con un questionario lanciato via social per conoscere i suoi elettori e instaurare da subito un dialogo continuo. Filo diretto con la stanza dei bottoni e la voglia di non dare nulla per scontato anche nel rivedere l’agenda.

Outsider ma non troppo l’imprenditore Maurizio Zordan nel campo largo sempre del centrosinistra con la civica Valdagno Bene Comune: delle ultime ore anche l’appoggio della compagine Valle Agno attiva giovane verde che ha dichiarato la volontà di un percorso comune in vista della sfida elettorale tramite i suoi attivisti e portavoce, Fabio Cappelletto e Valentina Dall’Ara. Calendiano, racconta di una città che guarda al futuro con occhi nuovi e con la voglia di andare oltre l’ordinaria amministrazione con quello spirito manageriale ma innovativo per cui già è noto in città.

Sfilacciato anche il centrodestra: benchè ufficialmente si professi civico come la compagine Una nuova stagione che lo ha voluto al timone, l’imprenditore e maestro di sci Luigi Borgo verrebbe comunque dato per vicino all’ambiente valoriale della maggioranza al governo del Paese. Un profilo che comunque gli consente mani libere anche nel valutare gli aspetti positivi dell’operato del sindaco uscente: a mancare sarebbe stata piuttosto una visione d’insieme, oltre ad una maggiore attenzione a centro storico e realtà del tessuto economico poco valorizzate e da riportare sotto le luci dell’attenzione amministrativa.

E’ ormai cosa certa anche la corsa verso l’8 giugno di Alessandro Burtini, che dopo il vantaggio al primo turno, nel 2019 mancò l’elezione a Sindaco per circa 300 voti. Giovane e determinato, l’ingegnere e docente 37enne ci riproverebbe quindi una seconda volta: con lui sicuramente la Lega, ma quasi certamente anche Forza Italia. In corso una lunga serie di incontri itineranti con la cittadinanza per raccogliere problematiche e istanze inascoltate: un lavoro propedeutico alla costruzione di quello che sarà il programma, tra opere strutturali, viabilità e una città ritenuta ormai priva di nuovi stimoli da rimotivare.

Vicina al centrodestra anche la civica Valdagnodomani, che ancora ad inizio mese aveva annunciato la sua partecipazione alla competizione elettorale: attorno alla figura della portavoce Roberta Peretto, si sarebbe trovata la sintesi naturale e di fatto l’unica donna a correre per Valdagno almeno nel ruolo primario di sindaco. Anche per la neonata iniziativa civica, prevista una fitta serie di tavoli tematici di approfondimento coordinati da amministratori e tecnici esperti: occasioni di formazione e conoscenza delle eccellenze amministrative approfondendo i diversi temi che toccano la città e chi la vive.