Anche il calcio vicentino piange il giardiniere di 25 anni rimasto folgorato sul posto di lavoro

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Lo conoscevano praticamente tutti nel Vicentino, nell’ambiente del calcio dilettantistico, visto che la squadra in cui militava Daniel Bianchi, 25enne di Tombolo morto l’altro giorno a causa di un incidente mortale sul posto di lavoro, per vicinanza geografica con la nostra provincia compete di norma nei campionati con team berici. Il giardiniere padovano domenica prossima avrebbe dovuto indossare la maglia della sua squadra – il Carmenta – e scendere in campo a Zanè, nell’Altovicentino, per la partita Prima Categoria.

L’incontro sarà rinviato, dopo la richiesta della società ospite, devastata dalla notizia di aver perso uno dei propri ragazzi. Troppo lancinante ancora il dolore che stanno affrontando sia i compagni di squadra che lo staff che accompagna i giovani appassionati di pallone. Non paragonabile, è chiaro , a quello dei congiunti dello sfortunato ragazzo che mercoledì è rimasto folgorato nel corso delle operazioni di potatura di una pianta, mentre si trovava in trasferta con il fratello e collega, a Cartura, nel Padovano.

I due stavano lavorando su un’albero nel cortile di un’abitazione privata, utilizzando una piattaforma meccanica con cestello per la sopraelevazione, quando qualcosa è andato storto. Fermo restando l’esito dei rilievi dei tecnici dello Spisal e dei carabinieri, sembra che un componente metallico del mezzo abbia toccato inavvertitamente i cavi della corrente  elettrica ad alta tensione. La scarica avrebbe colpito in pieno il 25enne, uccidendolo sul colpo. I soccorsi del 118 giunti sul posto hanno desistito dopo aver tentato quanto era nelle loro possibilità per salvarlo, fino a quando un mesto telo azzurro è apparso ed è stato adagiato sul corpo senza vita del giardiniere di professione e calciatore per diletto.

Giocatore di spessore e dal carattere carismatico oltre che con senso di ironia che lo rendeva amabile nello spogliatoio, come viene descritto all’interno delle fila del Carmenta, solo la sera precedente Daniel si era allenato con i compagni, dandosi appuntamento alla successiva seduta e parlando della sfida di Zanè. Sarà impossibile da sostituire, lui in quanto “roccia” della difesa sia in campo che soprattutto nei cuori degli amici e familiari, messi alla prova dalla terribile morte di un ragazzo colpito da un destino crudele mentre si guadagnava da vivere. In appena due mesi e mezzo, dall’inizio del 2022, si tratta della decima vittima di infortunio mortale sul posto di lavoro nel solo Veneto.

La data dei funerali di Daniel Bianchi, che viveva a Onara, piccola frazione di Tombolo a una manciata di chilometri dal confine di provincia con Vicenza, non è ancora stata resa nota. Bisogna attendere la conclusione delle indagini e la necessaria concessione del nulla osta dalla Procura di Padova per la sepoltura per procedere. Nel frattempo, sono giunte alla società sportive decine di partecipazioni al lutto e messaggi di incoraggiamento, la maggior parte delle quali vicentine, quelle che ogni fine settimana tra settore giovanile e campionati senior affrontano il Carmenta e, seppur da avversarie in campo, costituiscono al di fuori la grande famiglia del calcio dilettanti veneto. Un minuto di silenzio sarà d’obbligo per ricordare il giovane calciatore.