Anziani e disabili, verifiche della Regione in 37 strutture: promosse le vicentine

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L'assessore Manuela Lazarin e il presidente della Regione Luca Zaia (archivio)

Secondo blitz straordinario della Regione Veneto nel 2018 nelle case di riposo e nelle strutture per disabili delle nove Ulss del territorio regionale: venerdì scorso gli ispettori regionali, con controlli a sorpresa, hanno verificato 18 case di riposo, per un totale di 2.439 posti letto sui complessivi 33.762 posti accreditati in Veneto (il 7,2% del totale) e 19 strutture per disabili, tra centri diurni e comunità alloggio, per un totale di 322 posti (il 4 per cento degli 8.254 posti autorizzati in Veneto).

Nel vicentino le verifiche hanno riguardato, per quel che riguarda le comunità alloggio per disabili, l’Anffas di Bassano del Grappa, la comunità Lisa di Villaverla (Cooperativa sociale Verlata), la comunità Lisiera di Bolzano Vicentino (cooperativa sociale Città Solidale) e il Gruppo Famiglia della cooperativa Primula di Valdagno. Tutti e quattro i controlli hanno avuto esito positivo. Per quel che riguarda i centri servizi per anziani, due le strutture controllate presso la Ulss 7 Pedemontana e due presso la Ulss 8 Berica, tutte e quattro hanno avuto esito positivo.

E’ il secondo controllo straordinario negli ultimi sei mesi, dopo quello alla vigilia di Pasqua, che aveva interessato 34 strutture residenziali per anziani, per un totale di 3700 posti letto (10,9 per cento del totale). Nell’ultimo semestre i controlli a sorpresa, peraltro aggiuntivi rispetto alle verifiche ordinarie condotte dalle strutture regionali, hanno messo sotto la lente  quasi un quinto delle strutture assistenziali per non autosufficienti del Veneto, interessando per la prima volta anche i centri diurni per disabili.

“Pressoché tutte le strutture sono state promosse a pieni voti – dichiara l’assessore al sociale Manuela Lanzarin, che ha presentato idati con il presidente della Regione Luca Zaia -. Solo una casa di riposo è stata valutata in maniera insufficiente, per la carenza di operatori nella copertura dei turni e per pulizia di alcuni ambienti. Su un totale di oltre 340 case di riposo pubbliche e private per anziani, dove lavorano ogni giorni 18 mila operatori, le verifiche dimostrano che il panorama veneto dell’offerta residenziale, non solo è più che dignitoso, ma raggiunge anche ottimi livelli. L’88 per cento delle case di riposo ha superato l’asticella di valutazione, registrando giudizi più che positivi. Tra le strutture per le persone disabili nessuna ha dato adito a giudizi negativi, anzi 8 Ceod su 10 e 7 comunità alloggio su 10 hanno ottenuto il massimo dei voti”. L’unica struttura in Regione trovata carente in questa tornata di controlli è risulta essere un centro servizi per anziani che fa capo all’Ulss 5 Polesana.

“Tutte le segnalazioni di criticità e inadempienza sono già state comunicate alle Ulss di competenza – afferma l’assessore – che, come già avvenuto a seguito dell’ispezione di primavera, provvederanno ad adottare i necessari provvedimenti e a monitorare il ripristino degli standard di qualità prescritti. L’amministrazione regionale, da parte sua, ha già provveduto a istituire un nuovo Fondo di rotazione per le strutture sociosanitarie da 10 milioni di euro, in modo di immettere nel sistema nuova linfa finanziaria che consentirà agli enti gestori di migliorare la qualità strutturale delle residenze. Le prime istruttorie sono già in corso”.